Lutto a San Canzian: è morto Amerigo Folla, il meccanico sportivo
Aveva 82 anni. Fondò nel 1964 l’officina ora gestita dai figlia. Il calcio la sua passione
A San Canzian d’Isonzo, dov’era nato e dove aveva vissuto fino al matrimonio nel 1969 con Laura, e Pieris, dove risiedeva da allora, saluteranno per l’ultima volta giovedì, alle 10.30, nella chiesa di Sant’Andrea, Amerigo Folla, scomparso a 82 anni venerdì scorso in seguito alla malattia che l’aveva colpito.
Fino alla scorsa estate, nonostante le condizioni di salute, era sempre passato per l’ufficio dell’officina da lui fondata nel 1964 e ora gestita dai figli Massimiliano e Barbara assieme a un dipendente storico.
«Era andato a lavorare da ragazzino nell’elettrauto di Severino Polo a Monfalcone – racconta Barbara – e poi, come altri dipendenti, aveva aperto la sua attività, ancora giovanissimo, nel suo paese».
Prima in spazi in affitto e poi nell’attuale sede: un piccolo capannone con annessa l’abitazione di famiglia. L’attività nata come elettrauto ha poi seguito l’evolversi del settore, affiancando la meccanica e ora la meccatronica.
La passione per il calcio
Sempre dedito e attento al lavoro, Amerigo Folla, però, non aveva mai trascurato nemmeno l’altra grande passione della sua vita: il calcio. Prima da giocatore, a Monfalcone e anche, durante la leva, a Trapani, e poi da allenatore e dirigente.
«È stato presidente del Calcio Pieris tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’80», spiegano ancora i figli Barbara e Massimiliano.
Il Calcio Pieris 1925 ha omaggiato la figura di Folla con un minuto di silenzio domenica prima del fischio d’inizio dell’incontro che ha visto impegnata la prima squadra a Trieste, «per ricordare il suo legame con la nostra società e la comunità che ha rappresentato».
«La sua figura è parte della nostra storia e il suo contributo resterà impresso nella memoria di tutti noi», ha aggiunto la società, abbracciando la famiglia del suo ex presidente.
Anche gli Amatori Calcio Pieris hanno ricordato Folla domenica sul campo. A Pieris è stato anche tra i promotori della Festa dello Sport, diventata una vetrina importante per tutto lo sport bisiaco, oltre che un’occasione di ritrovo della comunità. «Era comunque ancora socio della Svoc, dove a lungo ha tenuto una barca a vela – aggiunge Barbara – perché amava pure il mare».
Suo uno dei casoni della Quarantia, a Staranzano, che ora non ci sono più. Folla potrà essere salutato giovedì dalle 8.30 alle 10 nella cappella dell’ospedale di Monfalcone, mentre le esequie saranno celebrate appunto alle 10.30 nella chiesa di Pieris, nel cui cimitero poi riposerà. Lascia la moglie Laura, i figli Massimiliano con Sandra e Barbara con Stefano e l’amato nipotino Francesco. —
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