Lutti nell’imprenditoria locale

Hanno scritto una parte importante della storia dell’imprenditoria monfalconese tra gli anni ’50 e la fine del secolo scorso, cercando nelle nicchie di mercato dell’epoca il difficile rilancio dell’economia locale e creando soprattutto aziende e posti di lavoro.
Un compito arduo che ha dato sempre risultati positivi merito della professionalità e dell’impegno.
In due giorni se ne sono andati senza fare rumore due protagonisti di questa storia locale: l’imprenditore edile Giovanni German, 91 anni, e Piero Tonon, 68 anni, uno dei due storici fondatori dalla celebre ferramenta “Ferro Julia”, conosciutissima in tutta la Regione e che vanta una clientela da tutti gli stati dell’ex Jugoslavia.
Ieri si è svolto in forma strettamente privata il funerale di Giovanni German. Era vedovo e con due figli.
Per Piero Tonon, invece, prima di essere tumulato nel cimitero di via 24 Maggio, la cerimonia funebre si svolgerà domani alle 11 nella parrocchia di San Giuseppe di largo Isonzo (dalle 9.30 alla cappella dell’ospedale). Lascia la moglie Lucia, i figli Paolo con Francesca e Raffaella con Alessandro e Andrea.
Classe 1922, German con il suo lavoro diede un nuovo volto alla città, come il complesso Borgo Rosta, il Sam Hotel e creando la Sei. (Società edile isontina) assieme al geometra Ruggiero Pin.
German è stato presidente del Consorzio industriale del Monfalcionese e dal 1996 al 1999 presidente dell’Assindustria di Gorizia.
Piero Tonon, invece, aveva fondato nel 1971 la “Ferro Julia” assieme a Giuseppe Pittioni. «Ho perso un amico – ha affermato Pittioni – e fin dal primo momento che è nata la nostra azienda che oggi occupa 30 dipendenti, è stato uno dei pilastri fondamentali. Insieme abbiamo costruito strategie. Non è mai stato mai licenziato o messo in cassa integrazione alcun dipendente. Piero è stato sempre un grande lavoratore. L’unico hobby che aveva, aiutare gli scout della parrocchia. Mandi Piero».
Ciro Vitiello
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