Lussinpiccolo “liberata” dagli attracchi abusivi
LUSSINPICCOLO. La telenovela riguardante l’ormeggio delle imbarcazioni nel porto di Lussinpiccolo si è arricchita di una nuova puntata: la ditta Y/C Marina, concessionaria per dieci anni dei servizi diportistici nello scalo, ha rimosso l’ altro ieri i propri pontoni, che facevano da posto barca per decine e decine di natanti, assicurando acqua ed elettricità. Negli ultimi tre mesi, essendo decaduti i diritti di concessione, i diportisti legavano “in nero” le loro imbarcazioni a questi pontoni, senza pagare alcunché ma anche senza ricevere acqua e corrente elettrica.
La rimozione si è avuta dopo che l’Autorità portuale di Lussinpiccolo ha presentato al proprietario di Y/C Marina, Sergio Kucic, il conto per la presenza dei pontoni in porto da quando è scaduta la concessione: si tratta di 246 mila kune, pari a 33 mila euro, cifra che ha convinto Kucic a “sgombrare il campo” in tempi rapidi. Ciò ha permesso alla Port Authority di avere parecchio spazio in più per l’ormeggio in zona Priko. Che naturalmente sarà a pagamento. Soddisfatto il direttore dell’ Autorità portuale, Gracijano Petrinic: «Finora la presenza abusiva dei pontoni impediva la riscossione della tassa, mentre ora il discorso cambia. I diportisti potranno contare sui consueti servizi, verseranno quanto dovuto e l’Autorità avrà il suo tornaconto».
Petrinic ha rilevato che nonostante il diradarsi di diportisti d’oltreconfine, la Port Authority lussignana ha già realizzato il 65 per cento del piano annuale nel caso fosse presente un’azienda concessionaria. Ha spiegato che tra le condizioni del concorso vi era quella del pagamento di un milione e 300 mila kune (174 mila euro) all’anno, mentre finora l’Autorità è riuscita a incasellare dai proprietari di barche a vela, motoscafi e altre imbarcazioni circa 750 mila kune (poco più di 100 mila euro). Visti i risultati conseguiti, Petrinic ha affermato che probabilmente in futuro non ci saranno più concessioni per questa attività, che sarà invece espletata dai dipendenti della Port Authority.
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