Lussinpiccolo, arrivano i fondi. Un nuovo porto per traghetti
LUSSINPICCOLO. Ancora un progetto di rilancio dell'area insulare adriatica. A Fiume è stato firmato il contratto per la costruzione del porto nell'insenatura di Mrtvaška, a Lussino: operazione da 81,2 milioni di kune, poco meno di 11 milioni di euro, di cui l'85% sarà messo a disposizione dall'Unione europea, mentre il resto sarà stanziato dalla Repubblica di Croazia. Mrtvaška si trova nell’area sudorientale dell'isola, nelle immediate vicinanze del canale che separa Lussino e l'isoletta di Sanpiero (Ilovik).
A siglare il contratto sono stati il ministro croato del Mare, Trasporti e Infrastrutture, Oleg Butković e il direttore dell'Autorità portuale di Lussinpiccolo, Filip Balija, presenti anche il ministro del Turismo, Gari Cappelli, il vice governatore del Quarnero, Marina Medarić e il sindaco di Lussinpiccolo, Ana Kučić. «Quanto sottoscritto – ha dichiarato Butković – ci permetterà di dare vita al più grande progetto portuale a livello locale e regionale in Croazia dopo il terminal di Vallegrande», che costerà poco più di 16 milioni di euro. I lavori a Lussino, salvo intoppi, partiranno prima dell’estate del 2020 per essere portati a termine - ha aggiunto Butković - entro due anni.
La nuova struttura a Mrtvaška è stata progettata per consentire il collegamento, tramite traghetti e catamarani, tra Lussino e le vicine isole di Arbe e Pago, così come con le città di Zara e Sebenico. Il piano prevede in primo luogo la costruzione di una diga frangiflutti lunga 120 metri, di due strutture per l'accoglimento di ferry e catamarani e di un molo per l'ormeggio di imbarcazioni piccole e di medie dimensioni. Butković ha ricordato come si tratti del 14.o progetto cofinanziato nella regione costiera croata con mezzi a fondo perduto erogati dall'Unione europea (Programma operativo Concorrenza e coesione), che questo scopo ha assicurato più di 94 milioni di euro.
Intanto nel suo intervento il ministro Cappelli, ex primo cittadino di Lussinpiccolo, ha annunciato che a 15 anni di distanza dalla richiesta è stata finalmente rilasciata nei giorni scorsi la licenza edilizia per la ristrutturazione dell'aeroporto turistico di Artatore, a Lussino. «Si tratta di un’opera del costo di 47 milioni di euro. Nei prossimi giorni – ha spiegato Cappelli – invieremo a Bruxelles la documentazione per il finanziamento comunitario del progetto, nella misura dell’85%. Siamo convinti che l’Ue ci darà una mano nel sostenere la modernizzazione del terminal isolano, destinato a dare un formidabile impulso allo sviluppo dell’industria turistica lussignana e quarnerina». Resta comunque indefinita per ora la data in cui i lavori - dei quali si parla da anni - potrebbero in effetti partire.
L’aeroporto di Lussino, così come è strutturato oggi, non riesce a soddisfare le esigenze del comparto ricettivo locale. Per questo il progetto redatto ormai da molto tempo prevede di allungare la pista dagli attuali 900 a 1800 metri e di allargarla da 30 a 45 metri. Sarà anche ingrandita la zona air-side, che passerà da 8 mila a 38 mila metri quadrati, e sarà costruito un edificio aeroportuale nuovo di zecca e di dimensioni pari a 3 mila metri quadrati di superficie utile. L’investimento contempla fra gli altri anche la costruzione di una nuova strada d’accesso e di un vasto parcheggio. Una volta terminato il cantiere, si prevede che l’aeroporto lussignano sia in grado di accogliere aerei capaci di trasportare fino a 180 passeggeri. —
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