Lussingrande, “diga di Massimiliano” rimessa a nuovo

In dirittura d’arrivo il riatto della storica struttura di Rovenska la cui prima pietra fu posata nel 1856 dall’arciduca d’Asburgo. Un restauro da oltre 500mila euro
La diga di Rovenska prima della ristrutturazione
La diga di Rovenska prima della ristrutturazione

LUSSINGRANDE. Mancano pochi giorni per completare il risanamento della storica diga frangiflutti di Rovenska, incantevole abitato a stretto contatto con Lussingrande. La struttura che funge da riparo a Rovenska era stata seriamente danneggiata tre anni fa da una violenta mareggiata, che aveva lesionato buona parte della diga. I danni si erano aggiunti all’usura del tempo rendendo molto pericolosa quest’opera austroungarica, anche per chi ama semplicemente percorrerla.

I lavori, appaltati alla fiumana Bsk Commerce, erano iniziati nei primi mesi del 2014 e avrebbero dovuto essere completati qualche tempo fa, ma sono state le bizze meteo a rallentare la realizzazione. «Ormai siamo davvero a buon punto – ha dichiarato il direttore dell’Autorità portuale di Lussinpiccolo, Gracijano Petrini„ – e vanno messi a punto solo un paio di dettagli». La prima fase dei lavori aveva visto le maestranze della Bsk Commerce collocare 80 tonnellate di blocchi di pietra che hanno sostituito le parti malandate o sbriciolate dal maltempo, dal mare e dagli agenti atmosferici. A questi blocchi ne sono stati aggiunti altri, per complessive 150 tonnellate: materiale servito al consolidamento di una struttura che rischiava di scomparire, ponendo Rovensca di fronte ai pericoli rappresentati dalle sfuriate del mare e del vento.

Il porticciolo di Rovenska protetto dalla lunga diga
Il porticciolo di Rovenska protetto dalla lunga diga

L’operazione è costata 3 milioni e 850 mila kune, circa 507 mila euro, cifra versata dall’Autorità portuale e dalla regione quarnerino – montana. Va ricordato che alcuni anni fa fu effettuato un primo intervento di irrobustimento della parte esterna della scogliera. Risultò però non bastare; inoltre la mareggiata del 2012 danneggiò i 220 metri della diga in più punti. Il riatto non è stato facile in quanto i macchinari edili non possono raggiungere la diga dalla terraferma: troppo stretta la strada d’accesso che da Lussingrande porta a Rovenska e viceversa. Si è optato per il trasporto via mare, con i macchinari, le maestranze e i relativi rumori che hanno fatto compagnia in queste settimane ai bagnanti della vicina spiaggia.

Il merito maggiore della costruzione della diga di Rovenska va attribuito all’arciduca Massimiliano d’Asburgo, fratello minore dell’imperatore Francesco Giuseppe. Fu la popolazione isolana a rivolgersi a Massimiliano, comandante supremo della Marina militare austriaca, chiedendogli di fare da padrino alla struttura. Era il 1856 quando Massimiliano si presentò a Rovenska, calando in mare la prima pietra della diga. La scogliera venne approntata per tutelare il cantiere navale, sorto contemporaneamente.

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