L’Ursus passa all’Authority portuale di Trieste. Festa con concerto al Molo IV
TRIESTE Entro fine mese l'Ursus diventerà di proprietà dell'Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Orientale. Nelle prossime settimane, infatti, il presidente Zeno D'Agostino e Fabrizio Pertot, il presidente della Guardia costiera ausiliaria proprietaria dal 2004 del celebre pontone, si troveranno in uno studio notarile per ufficializzare il passaggio di proprietà. La onlus lo cederà a titolo gratuito. Le risorse utili al recupero dell'Ursus sono inserite all'interno dei 50 milioni stanziati dal Mibact nell'ambito del finanziamento per il Porto vecchio.
I lavori sul pontone riguardano il restauro delle carpenterie metalliche e meccaniche, la revisione delle macchine e il funzionamento degli impianti, oltre alla collocazione di una piattaforma panoramica e di un ascensore. Il soggetto idoneo a gestire i 3 milioni destinati alla riqualificazione dell'Ursus è l'Autority che, una volta diventata proprietaria della gru galleggiate, indirà il bando di gara per appaltare i lavori. «Noi nel 2004, rilevandolo da Fincantieri, l'abbiamo salvato dalla demolizione, - ricorda Pertot - e in questi anni l'abbiamo custodito. Questo passaggio di proprietà è un atto d'amore per la città, la fine di un capitolo e l'inizio di un altro che punta a valorizzare ulteriormente Ursus soprattutto dal punto di vista turistico». A suggellare l'imminente passaggio di proprietà saranno le note della Messa di gloria composta da Giacomo Puccini. Per l'occasione, infatti, domani lunedì 9 luglio alle 21, lungo la banchina del Molo quarto, all’ombra dell’Ursus verrà organizzato un concerto. Ad esibirsi il coro della "Città di Trieste”, e l'orchestra filarmonica "Città di Monfalcone” diretti da Cristina Semeraro, da Stefano Lapel, solisti il tenore Andrea Semeraro e il basso Giorgio Valerio della Scala milanese. Il concerto è a ingresso libero, con donazione all’Irccs Burlo Garofolo. «Vogliamo - spiega Pertot - suggellare questo passaggio di proprietà con un momento di cultura e di arte, per mostrare ancora una volta come l’Ursus possa essere simbolo di rinascita del Porto Vecchio». —
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