L’Università scala posizioni nel ranking mondiale

Al 283.o posto su 763 atenei presi in considerazione, secondo in Italia solo dietro a Milano. Il Rettore Fermeglia: «Risultati eccellenti, premiato il nostro lavoro»
Piazzamento strepitoso per l’Università degli Studi di Trieste nel ranking "Rur - Round World University Ranking 2017”, che conferma un trend che da qualche tempo vede l’ateneo posizionarsi sempre più in alto nelle più importanti classifiche internazionali. Ma la performance stavolta è davvero impressionante, perché in questa graduatoria, che prende in esame 763 università di tutto il mondo, UniTS riscuote un ottimo 283 posto a livello globale e risulta addirittura seconda fra le università italiane entrate in classifica, preceduta soltanto dall'Università di Milano. La classifica, resa nota pochi giorni fa, utilizza il sistema di rilevazione dati Clarivate Analytics, una piattaforma statunitense specializzata nella raccolta e valutazione dati delle riviste scientifiche, degli indici di impact factor delle pubblicazioni, dei brevetti e proprietà intellettuali, delle ricerche scientifiche, degli standard di qualità accademica.


Fra i parametri considerati dalla graduatoria Rur, spicca il risultato ottenuto nella ricerca scientifica, che vede Trieste collocarsi al 180° posto mondiale, mantenendo sempre la seconda posizione assoluta fra le università italiane. «Sono risultati così buoni da suonare quasi sorprendenti», scherza il rettore Maurizio Fermeglia. Che poi chiarisce: «Sono davvero soddisfatto di questa ulteriore conferma delle potenzialità dell'ateneo giuliano, che a più riprese vengono segnalate dalla stampa specializzata internazionale e dalle grandi piattaforme mondiali di dati dell’alta educazione. I brillanti risultati dell'Università di Trieste danno la misura del grande lavoro svolto in questi ultimi anni nella valorizzazione della ricerca e delle discipline scientifiche sperimentali».


Nella graduatoria per materie il migliore piazzamento in Italia dell'Università di Trieste si registra nelle Scienze Tecnologiche (prima in Italia e al 170° posto nel mondo). Ottimi risultati anche per il settore delle Scienza Naturali, che comprende materie quali Fisica, Chimica, Matematica, Scienze Biologiche (seconda in Italia e all’ 87° posto nel mondo), delle Scienze della Vita (seconda in Italia e al 145° posto nel mondo), e per le Scienze Mediche (seconda in Italia e al 182° posto nel mondo). Nella classifica collaterale, denominata Rur Academic Ranking, Trieste raccoglie un altro ottimo risultato piazzandosi al quarto posto nazionale, corrispondente al 284° mondiale. Questa particolare classifica stabilisce esclusivamente il livello di performance della qualità della ricerca scientifica delle migliori Università mondiali, classificazione che la Rur Rankings Agency sviluppa, in questo caso, assieme all'altra grande piattaforma mondiale di ricerca dati costituita dalla Thomson & Reuters. Qui vengono considerati criteri scientometrici come l’Impatto normalizzato delle citazioni, il numero di citazioni per lavoro, il numero di pubblicazioni rapportato allo staff accademico e di ricerca, la reputazione internazionale nella ricerca, il numero di coautori internazionali del lavoro. «Nessuna di queste classifiche ci dice da dove uscirà il prossimo premio Nobel, ma aiutano a darci una collocazione nel mondo delle scienze dure - commenta il Rettore - ed a inquadrare meglio il lavoro del moderno ricercatore, che pubblica e i cui lavori vengono letti e citati dagli altri. Un ricercatore che lavora con ampi gruppi internazionali su tematiche trasversali e di rilievo. Ciò che abbiamo cercato di favorire in questi ultimi quattro anni è proprio la crescita di queste figure, cercando di favorire la multidisciplinarietà, l’allargamento dei gruppi di ricerca, i rapporti internazionali. Certo poi il lavoro spetta al singolo, ma l’Ateneo può favorirlo molto. Stabilendo, come abbiamo fatto, rapporti di collaborazione non solo con i Paesi europei, ma anche con l’Iran, il Giappone, gli Stati Uniti, l’Arabia Saudita. Investendo, grazie alla Regione, in tecnologie a servizio del ricercatore».


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