L’Università di Trieste compie 100 anni: ecco il programma dei festeggiamenti
L’ateneo svela il calendario degli eventi tra mostre, eventi teatrali e l’incontro con il Nobel Parisi
TRIESTE La data ufficiale è quella del regio decreto dell’8 agosto 1924, con cui sotto il governo di Mussolini viene istituita a Trieste l’Università degli Studi economici e commerciali, con il giurista Alberto Asquini scelto come primo rettore.
Da quel giorno finalmente Trieste può rivendicare quell’ateneo che la Casa d’Austria, nonostante lo sviluppo portuale della città, le aveva sempre negato, pur assecondando la nascita di un istituto di alta formazione come la Scuola superiore di commercio, creata nel 1877 dal barone Pasquale Revoltella.
Sono passati cent’anni da allora e l’Università degli Studi di Trieste li vuole celebrare con una programmazione speciale, che punta a rafforzare il legame e la presenza dell’ateneo in città. Da qui la scelta di presentare ieri il cartellone d’attività legate al centenario nello stand di UniTS in piazza Unità all’interno della Barcolana, che nei prossimi giorni ospiterà numerose altre iniziative a carattere divulgativo, oltre a un corner dedicato all’orientamento.
«Vogliamo che sia un anno indimenticabile per l’università e sperabilmente per la città: cent’anni sono un grandissimo risultato, frutto di una storia importante, che ripercorreremo in vari modi nel corso delle celebrazioni che stiamo mettendo a punto - è il commento del magnifico rettore Roberto Di Lenarda -. Se l’ateneo oggi è riconosciuto come un’istituzione di qualità, seria e affidabile a livello nazionale e internazionale molto si deve, oltre che al sistema Trieste in cui è inserito, agli sforzi di chi ci ha preceduto. Vogliamo perciò celebrare chi ci ha permesso di arrivare fino a qui, con un processo di continuo miglioramento che negli ultimi anni ha portato a un significativo aumento del personale e degli studenti, a una crescita nel budget e nel ranking. E vogliamo che queste celebrazioni coinvolgano tutta la città, anche con l’obiettivo di raccontare sempre meglio ciò che l’ateneo riesce a dare al territorio e ai giovani che stiamo formando».
Tra i tanti eventi studiati per il centenario, realizzati grazie al sostegno della Regione e la collaborazione di Erpac-Friuli Venezia Giulia, Ardiss e dei principali teatri cittadini, vi saranno mostre, residenze artistiche, produzioni teatrali, eventi sportivi, convegni scientifici e un progetto di digitalizzazione e valorizzazione del patrimonio museale, artistico e documentale dell’ateneo. Sul fronte delle esposizioni, prosegue la mostra permanente dedicata allo scienziato e artista Gaetano Kanitza, “I miei pùpoli”, proposta all’interno dell’Edificio centrale del campus di Piazzale Europa. Inoltre dalla seconda metà di ottobre l’Università, in memoria della storica Esposizione d’arte nazionale ospitata nel 1953, darà vita a “#SBLAD – Shine Bright Like a Diamond”, un progetto di residenze d’artista che coinvolgerà 10 talenti della scena contemporanea. Le opere da loro realizzate verranno posizionate, dal 14 novembre e fino a fine anno, negli scaloni delle due ali dell’edificio centrale di Piazzale Europa.
A partire da marzo e fino ad agosto 2024 sarà invece organizzata, al Castello di San Giusto, una mostra storico-artistica sul Centenario. Sul fronte teatrale si realizzerà una produzione dedicata a quattro personaggi chiave dell’Università: sarà proposta al pubblico nell’ambito della manifestazione “Rose, libri, musica, vino”.
Non mancheranno un festival cinematografico itinerante, dei momenti di festa pensati per gli studenti e il personale accademico e aperti alla città, e una Run del Centenario. Sul fronte scientifico ci sarà, annuncia il rettore, un evento che avrà come protagonista, a maggio, il premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi. «Trieste inoltre sarà tra le città che tra il 2023 e il 2024 ospiteranno il maggior numero di congressi scientifici nazionali e internazionali: per la prima volta nella storia avremo qui l’assemblea nazionale della Crui (la Conferenza dei rettori italiani ndr), il Convegno dei Direttori generali delle Amministrazioni universitarie, il Congresso nazionale di Almalaurea sullo stato occupazionale dei laureati»,precisa ancora il rettore dell’Università di Trieste.
Meno visibili, ma essenziali per preservare il patrimonio esistente, sono le operazioni di digitalizzazione del patrimonio museale ed artistico dell’Ateneo, la riscrittura o riedizione di alcune tra le pubblicazioni storiche più significative prodotte nel tempo e il restauro del Libro d’Onore, che raccoglie le firme dei personaggi più illustri passati dall’ateneo.
Tutte le informazioni sulle attività in calendario sono disponibili sul sito internet www.100anni.units.it.
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