L’Unione impegna il Südtirol dei record, ma arriva un altro ko

Ancora una buona prova degli alabardati ma seconda sconfitta consecutiva

La capolista passa con Voltan, la Triestina reagisce e va vicina al pari con Gomez

Ciro Esposito

BOLZANO. Fare il colpo al Druso contro il Südtirol dei record sarebbe stato troppo. La Triestina ha fatto tutto quanto in questo momento ha nelle sue corde per giocare alla pari con la capolista. E in effetti un pari poteva anche venir fuori visti gli episodi. Episodi che però come spesso accade pendono dalla parte dei più forti. L’Unione non avrebbe dovuto subire lo svantaggio dopo un manciata di minuti e il portiere Poluzzi non avrebbe dovuto fare un paratone su punizione di Gomez nella ripresa. Due situazioni in una partita piacevole condizionata comunque su entrambe le sponde dalle gare ravvicinate. L’Unione ha concesso poco e nel finale di gara ha premuto, anche spinta dal coraggio di Bucchi a inserire prima Procaccio e poi Sarno assieme a Gomez e De Luca, ma con troppa imprecisione nell’ultimo passaggio. Gli uomini di Javorcic si sono confermati granitici (solo 5 gol presi finora) e anche bravi a non forzare mai le giocate privilegiando l’equilibrio. Nonostante l’impegno per la Triestina, in questo recupero dell’ultima di andata, ha collezionato la seconda sconfitta consecutiva. A Lecco non si può replicare anche se gli alabardati devono mantenere la serenità data dalle buone prestazioni del dopo sosta forzata.

LE SCELTE

Se da una parte Javorcic schiera gli uomini più rodati dall’altra Bucchi cambia qualcosina in difesa con Negro al posto di Volta, dopo la squalifica riposiziona Giorico in mediana e davanti invece propone un tridente indedito. In panchina Procaccio e Gomez (oltre a Sarno) per farli rifiatare mentre a sudare sul prato bolzanino ci sono De Luca, Litteri e Trotta.

LA PARTENZA

Proprio i tre in prima linea si muovono co vivacità in avvio. Interessanti alcuni movimenti soprattutto di Trotta a destra a cercare il dialogo con Rapisarda e anche con costanti aiuti in ripiegamento. Proprio al 5’ è Rapisarda a impegnare a terra Poluzzi. A centrocampo Broh, Tait e Gatto sono più massicci degli alabardati ma soprattutto Crimi se la cava da gladiatore. Il problema è che alla prima azione i padroni di casa passano. Odogwu anticipa di testa Ligi, palla a Casiraghi che la allarga per Voltan il cui destro fredda un Offredi non sicurissimo.

IL PRESSING Un gol così, per quanto ben orchestrato, non ci voleva per la Triestina che comunque si rimbocca le maniche e prende in mano il pallino. Trotta ha una grande occasione al 20’, la conclusione al volo è tempestiva ma Poluzzi interviene. Il pressing alto dell’Unione crea qualche grattacapo agli altoatesini che comunque non vacillano. Anzi costruiscono un’altra occasione con quattro tocchi ma il colpo di testa di Odogwu è alto. Gli ospiti spingono collezionando solo angoli e una conclusione debole di Rapisarda.

I CAMBI

In avvio di ripresa il Südtirol dà la sensazione di poter gestire il vantaggio con maggior tranquillità. Negro salva la porta con un grande intervento (assieme a Offredi) su incursione del folletto Voltan. E allora Bucchi mette un po’ di pepe con l’inserimento di Gomez, Procaccio e Iotti per Litteri, Giorno e Trotta. Gli innesti danno verve alla Triestina e Iavorcic risponde con Galuppini, il bomber appena arrivato dal Renate.

LA PUNIZIONE

Alla mezz’ora Gomez si conquista una punizione dai 20 metri e la batte con precisione a giro, Poluzzi vola vicino all’incrocio. Bravo il portiere e Unione non certo baciata dalla buona sorte.

FINALE ALL’ASSALTO

Bucchi non si arrende e ci prova fino in fondo anche con Sarno al posto di Rapisarda. La pressione in avanti c’è ma non porta agli effetti sperati. La Triestina esce dal Druso sconfitta ma a testa alta. Adesso però sarà bene ricominciare a risalire. —

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