L’Unione europea salva la nave di Tito e Jovanka
Stanziati più di nove milioni di euro per il restauro del mitico Galeb
dove il Maresciallo e la moglie ricevevano schiere di ospiti di fama mondiale

FIUME Dopo una procedura laboriosa e lunga, Bruxelles ha deciso di assegnare a due progetti fiumani la somma a fondo perduto di 69 milioni di kune pari a circa 9 milioni e 320 mila euro. Quella somma sarà utilizzata per il restauro e la valorizzazione dell’ex nave scuola di Tito, la Galeb, e per la ristrutturazione del palazzo in stile barocco che tantissimo tempo fa ospitava la direzione dello Zuccherificio fiumano.
Lo ha comunicato in conferenza stampa un raggiante Vojko Obersnel, sindaco di Fiume dall’ormai lontano anno 2000. L’arrugginita imbarcazione del defunto Maresciallo jugoslavo è da anni ormeggiata in porto Baross a Fiume, mentre lo storico edificio si trova a poche decine di metri dalla stazione ferroviaria centrale. Il concorso di valorizzazione per accedere ai fondi europei, snodatosi in sette tappe, era stato pubblicato un anno fa e comprendeva i lavori di ristrutturazione sia della Galeb che dell’ex Zuccherificio, entrambi parte di un progetto molto interessante, da varare entro il 2020, anno in cui Fiume diventerà la capitale europea della Cultura.
Il progetto è un itinerario storico che comprende la Galeb quale parte iniziale del percorso e il citato palazzo quale degna conclusione dell’itinerario. Quest’ultimo annovera anche la nota Chiesa dei Cappuccini, palazzo Adria (sede del consolato generale d’Italia), la nave Marina, l’ufficio di Fiorello La Guardia (quando quello che sarebbe diventato il sindaco di New York viveva a Fiume), la scultura “L’onda”, dislocata ai piedi di Palazzo Modello e diversi altri luoghi. Il tutto sarà raccontato dai responsabili del Museo civico fiumano.
Proprio questa istituzione museale, non appena si concluderanno i lavori di restauro, sarà sistemata nell’ex Zuccherificio.
I visitatori del Galeb avranno invece modo di ammirare gli ambienti che decenni fa accoglievano il presidente jugoslavo, la consorte Jovanka e i loro illustri ospiti, quasi tutti di fama mondiale. Anche la nave sarà trasformata in un museo interattivo di cui si prenderà cura il Museo civico. Sempre Obersnel ha reso noto che i 69 milioni di kune assegnati dalla Commissione europea non basteranno a coprire tutto l’investimento. Serviranno altri 12 milioni di kune (un milione e 630 mila euro), denaro che arriverà dalle casse comunali e dal competente ministero croato.
La pioggia di milioni riguarderà anche la Regione quarnerino-montana, fatta segno di 47 milioni di kune (6 milioni e 355 mila euro), ricevuti a fondo perduto dai fondi strutturali comunitari. Saranno indirizzati a favore dell’opera di ristrutturazione dei castelli dell’antica e nobile famiglia dei Frangipane, presenti a Portorè, Buccari, Veglia città, Tersatto, Bribir, Grobnico, Cabar e Brod na Kupi. Anche questo progetto di restauro sarà portato a compimento entro il 2020. Bruxelles è stata munifica anche nei riguardi di Zara, assegandole (sempre a fondo perduto) 56 milioni e mezzo di kune sui 7 milioni e 640 mila euro, da impiegare per il restauro del Palazzo della Luogotenenza e il consolidamento di una porzione degli antichi bastioni, costruiti ai tempi della Serenissima.
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