L'Unione europea all'Italia: via gli sconti-carburante in Fvg

Per la Commissione contrasterebbero le norme comunitarie sulla tassazione. Risposta entro due mesi o deferimento: le agevolazioni sembrano ormai avere le settimane contate
Distributore di carburanti
Distributore di carburanti

TRIESTE La Commissione europea ha intimato formalmente all'Italia di modificare la normativa che consente ai residenti nella regione Friuli Venezia Giulia di acquistare benzina e gasolio a prezzi scontati. Bruxelles ritiene che lo sconto sui prezzi finali dei carburanti praticato attraverso la riduzione o l'esenzione dal pagamento delle accise è in contrasto con quanto previsto dalla direttiva Ue sulla tassazione dei prodotti energetici. Se Roma non risponderà in maniera soddisfacente alla richiesta della Commissione entro due mesi - si legge in una nota - l'Italia potrà essere deferita alla Corte di giustizia Ue di Lussemburgo.


«La richiesta di adeguare il regime scontistico sulla benzina in Friuli Venezia Giulia dovrà essere attentamente esaminata per verificare se, come è auspicabile, sussistono margini per presentare delle controdeduzioni alla Commissione europea» ha affermato l'assessore all'Energia del Fvg, Sara Vito.


«L'arrivo di questa richiesta - prosegue Vito - in sé non costituisce una sorpresa ma è chiaro che ora il documento deve essere vagliato con molta attenzione, perché il deferimento alla Corte Ue per infrazione delle normative comunitarie sarebbe un rischio estremamente alto da correre. In ogni caso, in base ai dettagli del parere inoltrato dalla Commissione verificheremo anche la possibilità di costruire prospettive d'intervento diverse. Nel frattempo, la posta per la benzina agevolata rimane nella nostra Legge di stabilità regionale».

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