L’Unione dei Comuni divide le candidate
MOSSA. «Non potevamo aderire all'Unione dei Comuni con San Lorenzo, Farra e Capriva perché non era nel programma elettorale con il quale ho ricevuto il mandato degli elettori. E poi quel tipo di iniziative non portano risparmi nell'immediato». «Vero, ma alla lunga i vantaggi ci sono ed a chiederci di unire le forze è l'Europa».
È uno dei botta e risposta tra il sindaco Elisabetta Feresin (Insieme per Mossa) e le altre due candidate sindaco Patrizia Cossovel (Noi per Mossa) ed Antonella Simonelli (Liberali per Mossa) sul discusso tema dell'Unione tra Comuni andato in scena l’altra sera al ricreatorio di Mossa nel dibattito organizzato da Il Piccolo e moderato da Francesco Fain.
Feresin: «Il servizio tributi da tempo è in cogestione con altre municipalità. La mia idea non è nè l'ingresso in un'Unione tra Comuni, nè allearci con Gorizia: c'è una terza via, ed è l'ampliamento dell'ex Aster, con condivisioni di intenti ed obiettivi tra più realtà territoriali. In ogni caso non escludo, se riconfermata, di indire un referendum tra i cittadini per capire il loro orientamento sul tema dell'Unione tra Comuni». Netta invece la posizione di Simonelli: «Siamo per l'Unione: è questo il futuro». Cossovel è andata oltre: «L'aggregazione dei servizi garantisce tagli delle spese, con cui potremmo ricavare dei soldi per tagliare l'Irpef: riteniamo le unioni utili, anche perché è l'Europa a richiedercele».
Al confronto non era presente il quarto candidato, Edoardo Zoff di Lega Mossa, ammalato. Nel dibattito le tre candidate hanno così sciorinato i propri obiettivi, non senza tirare fuori gli artigli, come sul caso dell'ex Bertolini, dove Cossovel auspica «un possibile acquisto dell'immobile da parte del Comune se vi saranno un giorno le condizioni», mentre Feresin ha risposto piccata come «non sia qualcosa assolutamente di pensabile al momento viste le leggi in vigore: il sindaco che oggi acquistasse quell'area finirebbe dritto in galera». Simonelli persegue invece la strada dell'«abbassamento degli oneri finanziari e diminuzione della burocrazia per il commercio: solo così potremo rilanciare la zona industriale». Concordi sulla stazione ferroviaria: tutte e tre le candidate si batteranno, se elette, affinché Mossa torni ad essere una fermata sulla retta Cormons-Gorizia. Queste invece le rispettive priorità: «Scuole, sicurezza e sociale con un occhio di riguardo per gli anziani con la messa a disposizione di un servizio di trasporto comunale verso ospedali e centri commerciali con il quale poter accompagnare le persone sole ed in difficoltà a fare analisi o la spesa» per Cossovel; «sviluppo territoriale e mantenimento dell'identità paesana grazie alla figura di un sindaco forte e mantenimento dei servizi esistenti nel sociale, dove metteremo tutte le risorse economiche disponibili» per Feresin (che ha aggiunto come un servizio di trasporto con conducente già esista); «spazio ai giovani, collaborazione con le associazioni del paese ed un fondo di solidarietà per coloro che hanno perso il lavoro» per Simonelli.
Matteo Femia
Riproduzione riservata © Il Piccolo