Lunghe file ai supermercati già prima delle aperture. In coda per oltre 45 minuti
TRIESTE A Roiano la fila fuori dal Despar si è formata già attorno alle 7.30, con i carrelli che hanno raggiungo anche parte di viale Miramare, lungo il marciapiede. Una coda infinita. Al Famila di Valmaura stesse scene ripetute più volte durante la giornata, così come all’ Eurospar di via dei Leo, vicino a via Piccardi, al Despar di via del Teatro Romano e in altri punti vendita. Tutti pronti a entrare, nonostante i tempi di attesa lunghi, che talvolta hanno superato i 45 minuti. Comportamenti che si sono ripetuti ieri con maggior frequenza, probabilmente dopo la notizia che oggi, e per le prossime domeniche, i supermercati resteranno chiusi.
La fila su viale Miramare in particolare è stata notata da parecchie persone, e alcuni hanno immortalato la scena, pubblicando le foto su Facebook. Chi è arrivato nelle prime ore di apertura, non si è scoraggiato davanti alla situazione, ma si è pacificamente accodato, molti muniti di carrello, alcuni con borse in mano, forse per spese non consistenti. Non tutti con la mascherina. E intanto sono ancora inascoltati gli appelli che da tempo vengono lanciati da più parti, per provvedere a scorte di alimenti e altri prodotti, con l’obiettivo di non recarsi nei negozi di continuo. Qualche giorno fa un supermercato di Trieste aveva raccontato come alcuni anziani arrivino anche sei volte al giorno a fare la spesa. E ieri la corsa non si è fermata, anzi, è aumentata.
Presi d’assalto non solo uova, lievito, farina e latte fresco come i giorni scorsi, ma anche frutta e verdura, spariti nel pomeriggio da alcuni reparti, mentre resta ancora difficile da trovare l’alcol denaturato e alcuni disinfettanti per superfici. Qualcuno ha fatto razzia anche dei detersivi igienizzanti per vestiti.
I rifornimenti comunque non mancano, in una corsa generale che costringe gli addetti dei negozi a un lavoro incessante, tra magazzini e scaffali. «Non c’è un momento libero - commentano da un maxi store - non ci fermiamo mai, in qualsiasi turno». E sui social c’è anche chi si preoccupa perché molti non utilizzano i guanti per fare la spesa. Alcuni raccontano di disinfettare tutto con attenzione al rientro a casa, alimenti, scatolame e le superficie in plastica, cartone o altri materiali. Per paura del contagio. Mentre le distanze, durante le code, vengono rispettate ovunque.
Molti poi discutono anche sul provvedimento legato alle chiusure domenicali, un argomento che divide gli utenti, tra chi ritiene giusta la nuova misura, anche per garantire un po’ di respiro al personale, e chi è contrario, perché teme porti ad assembramenti il sabato. C’è pure chi azzarda l’ipotesi dell’utilità di qualche supermercato aperto 24 ore su 24, sempre pensando che possa evitare le code attuali.
Intanto continua a essere in tilt, per i clienti di Trieste come di altre città, il noto sito www.supermercato24.it, fino a qualche settimana fa super richiesto per le spese a domicilio, al momento non più disponibili.
Funziona invece “La Spesa Trieste”, con un servizio illustrato nel dettaglio sui Facebook, e altre attività che stanno tentando di restare a galla con le consegne a casa, tra frutta, verdura, pane fresco, dolci, oltre a pizze, panini e piatti pronti. —
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