L’Unesco porta in città il forum internazionale dedicato ai giovani
TRIESTE Trieste dal 5 al 7 aprile ospiterà oltre 300 giovani che arriveranno in città per il secondo “Unesco Youth Forum”, la manifestazione che in questa edizione, dopo quella di Matera, sarà dedicata al mondo dell’ambiente e della scienza. Il capoluogo giuliano è stato scelto perché nel 2020 sarà la casa di Esof e soprattutto perché da sempre è un punto di riferimento fondamentale della comunità scientifica.
Il Comune, rappresentato dall’assessore alla Cultura, Giorgio Rossi, ha anche sottoscritto un protocollo d’intesa con il segretario nazionale di Unesco Giovani, Antonio Libonati, per incentivare l’attività di valorizzazione del patrimonio storico culturale anche attraverso la cittadinanza. «Si tratta di una sfida importante - ha spiegato Rossi - perché sta avanzando in modo preoccupante l’ignoranza. L’Italia non è un Paese industriale e per questo dobbiamo puntare sul nostro patrimonio storico». Libonati ha ricordato il grande impegno di Unesco «che è il principale organismo delle Nazioni unite che si occupa di scienza e di cultura e ha come scopo quello di salvaguardarlo. Pensate che il primo museo gratuito è nato proprio in Italia e senza il nostro paese non ci sarebbe stata l’arte. Il tema del forum dei giovani sarà l’ambiente che oggi sta terribilmente soffrendo e poi la cultura che è sotto attacco come testimoniano le terribili distruzioni perpetrate dall’Isis che voleva cancellare l’identità di un popolo per imporre la loro».
«Sono soddisfatta di aver portato a Trieste questo forum - ha aggiunto Marina Coricciati, responsabile Unesco Fvg - visto che a Matera lo scorso anno è stato veramente un successo. L’obiettivo deve essere quello di portare cultura scientifica e far conoscere la città ed il suo territorio a tutti i giovani che arriveranno dal paese».
Elisabetta Gregoric, in rappresentanza del Champions of Esof, Stefano Fantoni, ha invece ricordato l’impegno per la manifestazione del 2020 «che avrà un importante spazio dedicato alle professioni per i giovani tra cui quelle che dovranno nascere. Ci sarà poi ampio spazio alla blu economy e collegamenti culturali con Fiume che sarà capitale europea della cultura». —
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