Lunedì 4 maggio ripartono agenzie immobiliari e concessionarie auto

A tornare in pista anche i rappresentanti di commercio. «Felici di riaprire anche se sconteremo un’inevitabile lentezza iniziale». I sindacati chiedono la conferma delle chiusure domenicali

TRIESTE. Concessionarie di automobili. Ma anche agenzie immobiliari e promotori commerciali. Sono le attività rimaste bloccate finora che, da lunedì 4 maggio, potranno riprendere a lavorare. Lo comunica Confcommercio, alla luce di quanto anticipato dal governo in merito ai contenuti del prossimo Dpcm legato all’emergenza sanitaria causata dal coronavirus.

«Sarà una ripartenza lenta, ma è importante che, dopo tante settimane di stop, si possa riprendere a edere le persone e riavviare il mercato. Siamo già pronti con gel igienizzante e ogni precauzione per ingressi che rispettino le norme», spiega il capogruppo regionale di Confcommercio Auto moto ricambi Giorgio Sina.

Pure le agenzie immobiliari, informa il capogruppo provinciale triestino Fimaa, Andrea Oliva, sono pronte a ripartire: «Dopo due mesi di chiusura le nostre aspettative sono alte anche se una lentezza iniziale sarà inevitabile. Complessivamente ci attendiamo una diminuzione dei volumi di compravendita stimabili attorno al 15%, fermo restando che non credo vi sarà una diminuzione dei prezzi di mercato perché riteniamo questa crisi temporanea e non strutturale. In realtà – ammette Oliva – la più grande preoccupazione riguarda l’operatività del nostro lavoro. Noi agenti potremo muoverci regolarmene, ma i clienti avranno il permesso per uscire e recarsi a vedere una casa? Attendiamo rassicurazioni su questo punto».

Da lunedì avranno il via libera completo anche gli agenti di commercio come conferma il presidente provinciale triestino Fnaarc Fulvio Benvenuti: «Vista la grande volontà di tutto il comparto di rimettersi in moto a pieno regime non possiamo che essere contenti, da un punto di vista però strettamente personale io rimango molto prudente e non nascondo che avrei preferito una ripresa più graduale delle attività. Quindi – aggiunge Oliva – auspico che tutti colleghi, consapevoli della situazione sanitaria attuale, operino con la massima cautela, evitando, se possibile, i contatti fisici».

Intanto ieri Bruno Vesnaver e Federica Suban, rispettivamente presidente di Fipe Fvg e presidente Fipe Trieste, si sono incontrati con il sindaco Roberto Dipiazza commentando favorevolmente la decisione del Comune di annullare per quest’anno il canone di occupazione del suolo pubblico (ndr, la Cosap) e di ridurre di oltre il 50% la Tari.

Sulla fase 2 sono intervenuti, con una lettera indirizzata al presidente della Regione Massimiliano Fedriga, i sindacati del commercio di Cgil, Cisl e Uil. Sotto la lente d’ingrandimento la richiesta delle chiusure domenicali dei supermercati. «Chiudere i supermercati è stata una scelta responsabile, che ha garantito riposo agli addetti di settore e ha permesso di limitare ulteriormente gli spostamenti di persone. Proprio mentre si sta discutendo delle regole sulla fase 2 – scrivono i tre segretari Francesco Buonopane (Filcams Cgil), Adriano Giacomazzi (Fisascat-Cisl) e Matteo Zorn (Uiltucs Uil) – sarebbe un’inutile forzatura ripartire proprio dal settore che non ha mai chiuso».

Da qui la richiesta alla Regione di emanare un’ulteriore ordinanza che garantisca la chiusura domenicale dei supermercati, anche al fine di procedere con le necessarie sanificazioni, complicate da compiersi nelle giornate di apertura al pubblico. 

 

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