L’ultima spartizione nel Consiglio di Monfalcone: capigruppo a Bearzi. Del Pizzo dirige la commissione Bilancio
MONFALCONE C’è da fare palestra, se non si vuol essere un parvenu della politica. Peggio: una meteora. Anna Cisint lo ha ripetuto come un mantra. Le new-entry devono prendere confidenza con interrogazioni, mozioni e question time, nello spirito di messa a servizio siglato dal patto di lealtà pre-elettorale. C’è da pedalare e, citando Carboni, ci vuole un fisico bestiale per resistere agli urti della politica. Ma la ginnastica, spesso, si fa nelle commissioni, prove generali di un dibattito che inevitabilmente gonfierà il petto in massima assise. Così, l’ultimo colpo di coda nella spartizione degli incarichi da rivestire per far camminare la macchina amministrativa e in particolare consiliare vede ora anche l’assegnazione delle presidenze delle commissioni. Distribuite a Lega, Cisint per Monfalcone, Fratelli d’Italia, Pd e Monfalcone Vola.
Una questione più di prestigio, che di guadagno: anzi, a guadagnarci non c’è proprio niente, nel senso stretto dell’espressione, dal momento che il vertice dell’organismo non percepisce alcun bonus rispetto al normale gettone di rappresentanza di un consigliere. Gettone molto meno sostanzioso, va precisato, rispetto a quello incassato dai colleghi goriziani: 104 euro lordi, quando invece qui la cifra, sempre lorda, si attesta su 54 euro, un compenso praticamente dimezzato. Peraltro i versamenti, cumulativi, scattano in tre tranche: a fine aprile, fine luglio e fine anno. Scatta il doppio gettone sole se il Consiglio sfora l’orario delle 24, ma a Monfalcone non capita quasi mai, poiché il centrodestra ha finora sempre preferito indire le sedute in fascia mattutina, a differenza dei precedenti governi, cambiando pertanto abitudini.
In ogni caso, come si diceva, una palestra politica, dal momento che i vertici delle commissioni sono stati pescati pure tra i debuttanti dell’Aula. Che alla prima elezione spuntano così un incarico in più (oltre a un surplus di lavoro, ça va sans dire). C’è tuttavia anche qualche vecchia conoscenza. Il veterano leghista Paolo Bearzi, già presidente del Consiglio nel Cisint I e riconfermato nel II, è stato nominato presidente della Conferenza capigruppo. Volto nuovo, invece, in Prima commissione, che si occupa, tra le altre cose, di cultura, sport e scuole: la presidenza è stata assegnata a Fratelli d’Italia, quindi a Luca Zorzenon. Consiglieri presenti, come si legge dal sito, Luigi Bastone, Maurizio Caradonna, Lucia Giurissa, Jahangir Sarkar, Alessandro Saullo, Davide Strukelj, Francesco Volante e Francesco Toneguzzo. In Seconda, invece, un politico di lungo corso, il democristiano con nove vite, come i gatti, politiche Ciro Del Pizzo, della civica della sindaca. La commissione si occupa di programmazione economica e dell’assetto e utilizzo del territorio, nonché di Bilancio. E siccome è notorio quanto a Cisint stiano a cuore le vicende finanziarie, non è un caso che ci sia un fedelissimo. In Seconda, poi: Valentina Cisint, Paolo Frisenna, Suzana Kulier, Luis Resuli, Sarkar, Saullo, Strukelj e Volante. La Terza commissione su decentramento, regolamenti e rapporti tra ente e cittadino, è invece nelle mani di un’altra new-entry: il leghista Toneguzzo, noto pure per esser stato nelle ultime due amministrative lo speaker ufficiale della rendicontazione dei voti nei seggi. Nell’organismo rientrano Irene Cristin, Giurissa, Kulier, Resuli, Sarkar, Saullo, Strukelj e Volante.
D’altro canto quella uscita dalle urne è un’amministrazione profondamente rinnovata, se si pensa che almeno quindici sono consiglieri novellini o giù di lì, dodici dei quali siedono a centrodestra. Tornando alle presidenze, la Quarta (Ambiente) è affidata a Monfalcone Vola e, aspetto inedito, al timone c’è Giovanni Battaglia, non l’ex assessore e ora capogruppo Volante: si è evidentemente preferito, appunto, concedere la possibilità di fare palestra a chi è nuovo del ruolo. Della squadra fanno parte: Bastone, Cisint cugina, Giurissa, Francesca Romani, Sarkar, Denis Sartor, Saullo e Strukelj.
Per regolamento, della Quinta commissione sulle pari opportunità fanno in realtà parte tutte le consigliere in Aula, ma qui la nomina del vertice è rimandata a settembre. Mentre la votazione di Frisenna, per il capitolo della trasparenza, con la Sesta (controllo e garanzia dell’attività dell’ente e delle partecipate) si è già chiusa nell’ultima seduta.
Il lavoro del consigliere, in un Comune delle proporzioni di Monfalcone, pur con le sue complessità, è un po’ figlio di un dio minore, vista l’esiguità del gettone. Ben più consistenti gli indennizzi di assessori (1.821 euro lordi mensili), vicesindaco (2.428 euro) e prima cittadina (5.460 euro). Ritoccati all’insù, sottolinea Cristiana Morsolin, rispetto all’ultimo mandato del centrosinistra.
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