L’ultima idea di Ryanair «Un solo bagno per aereo»

Il fondatore O’Leary vuole eliminare due gabinetti su tre nei jet da 189 passeggeri Obiettivo: recuperare sei posti in più. Sconcerto fra gli operatori del settore

di Giovanni Tomasin

TRIESTE

Gèrard Depardieu, protagonista qualche tempo fa di un imbarazzante caso di incontinenza su volo di linea, potrebbe essere considerato un precursore di quello che toccherà presto ai passeggeri. Almeno a quelli di Ryanair.

Forse questo è ciò che succederà se il fantasioso fondatore della compagnia aerea, Michael O’Leary, metterà in pratica il proposito annunciato in un’intervista al quotidiano londinese The Indipendent: la rimozione di due su tre dei gabinetti presenti sui jet di Ryanair, e la loro sostituzione con nuovi posti a sedere.

«Rimuoverli ci permetterebbe di abbassare le tariffe di circa il 5% per ogni passeggero», ha spiegato O’Leary all’Indipendent. La compagnia, che porterà 75 milioni di passeggeri quest’anno, ha solo un tipo di aereo: il Boeing 737-800. Ryanair ha installato sui suoi voli 189 posti per aereo, il massimo consentito dalle regole vigenti. «Stiamo provando a fare pressione su Boeing perché ricertifichi l’aereo per sei posti aggiuntivi, soprattutto per i voli a corto raggio - ha detto O’Leary -. In fin dei conti usiamo molto di rado tutti e tre i gabinetti presenti sui nostri aerei».

La prospettiva di un’unica toilette condivisa da 195 passeggeri e sei membri dell’equipaggio ha allarmato non poco gli operatori del settore. Un portavoce di Abta, l’associazione britannica degli agenti di viaggio, ha commentato: «Tutti conosciamo gli inconvenienti di essere su un volo con un gabinetto fuori servizio, e sappiamo quanto sia sgradevole fare la fila mentre il cubicolo è occupato da qualcuno con il mal d’aria. Con questa mossa Ryanair potrebbe fare il passo più lungo della gamba nella sua continua ricerca di un servizio totalmente no-frills (in italiano “privo di fronzoli”)».

Di fatto però, nessuna legge obbliga le compagnie aeree a fornire un numero preciso di toilette a bordo dei loro voli. Secondo il consulente John Strickland il prezzo del petrolio in ascesa potrebbe accelerare il processo: «Gli alti prezzi del carburante rendono difficile mantenere tariffe basse perfino per Ryanair, così qualunque cosa possa aiutare ad abbattere i costi è considerata essenziale. Sei posti in più su un volo significa abbassare i costi per passeggero senza dover aumentare il personale di volo».

Ryanair non è nuova a questo tipo di uscite, ed è anzi nota per metterle in pratica, dopo averle annunciate: chiunque abbia avuto il piacere di volare con la compagnia irlandese ha avuto modo di destreggiarsi con le complesse regole che definiscono le dimensioni dei bagagli, il loro peso, numero, e le severe reprimende (con allegato aumento di costo) conseguenti alla loro violazione. Dall’anno scorso, inoltre, Ryanair è nel mirino dell’Office of Fair Trading, l’Autorità antitrust britannica, per la pratica di aggiungere una tariffa di 6 sterline a chi paga con carta di credito. Nel 2009 c’era stata anche una polemica con l’Enac, l’Ente nazionale per l'aviazione civile, sulle nuove procedure di identificazione dei passeggeri.

La severità di Ryanair è tanto conosciuta da generare leggende urbane come quella, circolata un paio di settimane fa, secondo cui la compagnia avrebbe richiesto a una passeggera obesa di pagare un biglietto doppio. Circostanza subito negata: «Ryanair non ha alcuna traccia di tale incidente o di tale passeggera - scrive la compagnia in una nota -. la notizia che Ryanair avrebbe chiesto a una passeggera “grassa” di acquistare un secondo biglietto è completamente falsa».

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