Luka Koper, Lubiana apre agli investimenti privati per il porto

Il ministro delle infrastrutture: «Purché si tratti di iniziative redditizie e mirate a uno sviluppo dello scalo». Confermato il traforo di San Marco a pagamento
Lasorte Trieste 19/10/09 - Porto di Capodistria, Luka Koper
Lasorte Trieste 19/10/09 - Porto di Capodistria, Luka Koper

TRIESTE. Il governo sloveno apre su Luka Koper. Pur ribadendo che la società che gestisce il porto di Capodistria resta «strategica» per il Paese e quindi è stata esclusa dal processo di privatizzazione, il ministro delle Infrastrutture, Peter Gašperšic, in un’intervista alle Primorske Novice, ha affermato che «se si dovesse dimostrare che sarebbe molto più efficace e redditizio il modello che prevede anche una diminuzione del capitale statale nella società, il governo è pronto a discuterne». Tradotto dal “politichese”, Lubiana apre le porte ai privati per la gestione di Luka Koper purché si tratti di investitori che portano investimenti finanziari e un progetto a lungo termine per lo sviluppo dell’attività portuale del Litorale.

Il ministro poi ha anche insistito sul fatto che la nascita del Comune di Ancarano ha, di fatto, rallentato lo sviluppo delle potenzialità del Porto di Capodistria. L’amministrazione municipale di Capodistria ha legato il discorso relativo al nuovo accesso al porto con la divisione delle concessioni con il limitrofo Comune di Ancarano questione per la quale le due amministrazioni si trovano ora davanti alla Corte costituzionale che dovrà decidere nel merito. Rispetteremo la sentenza della Corte, ha spiegato Peter Gašperšic, «ma è chiaro che tutto dovrà poi essere risolto nel dialogo tra il ministero e i due Comuni».

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Legato allo sviluppo del porto è anche il tema del raddoppio della linea ferroviaria Capodistria-Divaccia, progetto per il quale la Slovenia ha chiesto finanziamenti all’Unione europea. Richiesta che, sempre secondo il ministro, potrebbe essere soddisfatta già alla fine di quest’anno. Fino ad allora c’è ancora molto da fare circa il progetto di raddoppio, prima cosa su tutti trovare investimenti privati per la realizzazione dell’opera. «Calcoliamo - ha detto Gašperši› - di trovare un partner privato verso la fine del 2016. Fino ad allora proseguiremo nei lavori per ottenere la concessione per la realizzazione del raddoppio e iniziarlo quindi materialmente a costruire». Lubiana punta a concludere l’opera entro il 2023, anno in cui la Slovenia dovrà soddisfare a tutte le specifiche dei corridoi paneuropei. Un accenno anche all’inclusione del traforo del monte San Marco nel sistema di pedaggio delle vignette. Gašperši› è stato categorico a riguardo: «La questione è stata chiusa nel 2008». Ergo si paga.

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