Lubiana va a caccia di nuovi 007: annuncio di lavoro per reclutarli
TRIESTE A.A.A. agente segreto cercasi. Sì, perché a Lubiana oggi sono proprio i “figliocci” del più famoso James Bond a essere ricercati dall’Agenzia governativa che si occupa di spionaggio (Sova). E il reclutamento avviene per la prima volta nella storia del Paese con un bando pubblico. Non al servizio di Sua Maestà, dunque, ma della Repubblica di Slovenia.
La decisione di operare tramite un annuncio di lavoro ha alla sua origine due necessità: la prima è quella di sopperire alla mancanza di agenti che siano in grado di operare al più alto livello degli attuali sistemi informatici; la seconda si inquadra invece nella più ampia “filosofia” messa in campo da qualche mese dalla Sova, che intende rendere il più trasparente possibile il proprio operato per non apparire all’opinione pubblica come una sorta di casta che continuamente trama oscuri complotti negli anfratti più nascosti della vita sociale, economia e politica del Paese. E dunque via al concorso pubblico.
Per essere assunti ci sono due livelli di studi richiesti. Chi vuole collaborare nella ricerca di dati sensibili per la sicurezza del Paese con l’anonimato garantito deve avere la licenza di scuola media e sei mesi di lavoro già svolto, chi invece vuole intraprendere il tirocinio per diventare un agente segreto deve avere almeno il diploma di scuola superiore. Nel campo della valutazione e dell'analisi dei dati, della preparazione di informazioni, valutazioni e previsioni, sono disponibili due posti per tirocinanti. È richiesta almeno l'istruzione superiore, mentre nel settore del supporto legale, nella preparazione di regolamenti e altri materiali ci sono due posti di lavoro che richiedono almeno il diploma di scuola media superiore e sette mesi di esperienza lavorativa.
Come spiegato dalla stessa Agenzia governativa, l’intenzione è quella di sostenere la collaborazione di «collaboratori dinamici e motivati che siano interessati a lavorare nel campo dell'intelligence e della sicurezza, motivati dalle sfide del lavoro e pronti ad adattarsi alle specificità dell'occupazione». Insomma sappiate che qui non si scherza, il lavoro c’è, ma non è esente da sacrifici, anzi e le motivazioni devono essere assolutamente serie e tenaci.
Sebbene la legge che regola l’attività della Sova permetta di allacciare un rapporto di lavoro senza la necessità di fare alcun bando o annuncio pubblico, per la prima volta l’Agenzia ha deciso di pubblicare pubblicamente i posti vacanti. Così come è pronta a pubblicare un periodico rapporto sulle attività svolte «per fare così un passo in avanti verso il previsto aumento della trasparenza delle operazioni».
Alla Sova hanno anche confermato di aver deciso per le nuove assunzioni a causa dei «pochissimi nuovi posti di lavoro disponibili presso l’Agenzia negli ultimi anni, per il rapido sviluppo tecnologico e il cambiamento della natura e delle forme delle moderne minacce e rischi per la sicurezza». Proprio quest’ultimo fattore, secondo le loro dichiarazioni, richiede un rinforzo e un rinfresco con l’iniezione di personale nuovo, più giovane e già ben avviato nella conoscenza e nella gestione delle nuove tecnologie». —
Riproduzione riservata © Il Piccolo