L'ospedale infantile Burlo di Trieste ridisegna il suo Pronto soccorso: ecco i nuovi percorsi

Completato con un investimento di 450mila euro, il nuovo assetto prevede percorsi separati per i pazienti Covid e nuovi posti letto
Foto BRUNI Trieste 08.02.2021 Nuovo Pronto Soccorso Burlo Garofalo
Foto BRUNI Trieste 08.02.2021 Nuovo Pronto Soccorso Burlo Garofalo

TRIESTE L'ospedale infantile Burlo Garofolo ha inaugurato in mattinata il suo nuovo Pronto Soccorso al termine dei lavori iniziati la scorsa estate e che hanno visto un adeguamento degli spazi per affrontare in maniera opportuna l'emergenza Covid con percorsi separati, abbinata alla necessità di adattare le strutture ai bisogni attuali. Il tutto con un investimento di 300mila euro più altri 150mila. 

Sono raddoppiati i posti di degenza, che ora sono 7, di cui tre in isolamento per i pazienti Covid. Cambia il percorso dell’emergenza: le ambulanze entrano ed escono da via dell'Istria - e non sboccano più in via Battera - percorrendo una corsia interna preferenziale parallela a un nuovo tragitto pedonale. Il nuovo accesso delle ambulanze ha un collegamento diretto con la shock room dove i pazienti vengono stabilizzati.

I nuovi percorsi del Burlo
I nuovi percorsi del Burlo

All'inaugurazione erano presenti Stefano Dorbolò, direttore generale del Burlo, Paola Toscani, direttrice sanitaria, Elena Pavan, direttrice Sc Gestione tecnica, Claudio Germani, ex Direttore facente funzioni della Sc Pediatria d’urgenza e Pronto soccorso pediatrico, e il vicepresidente della Regione Riccardo Riccardi.

Inaugurato a Trieste il nuovo Pronto soccorso dell'ospedale Burlo Garofolo

Dorbolò ha spiegato che il "nuovo" Burlo è stato disegnato con percorsi per massimizzare la sicurezza sia degli utenti che del personale. La nostra funzione come ospedale non è solo quella di occuparsi dei malati di Covid ma dobbiamo erogare tutte le altre prestazioni in sicurezza, pur in presenza della pandemia.

Burlo Garofolo: l'inaugurazione del nuovo pronto soccorso

La Regione ci ha chiesto di rafforzare la nostra risposta anche nelle aree del pronto soccorso garantendo percorsi separati. Si tratta comunque di investimenti che guardano al domani, in modo da garantire la fruibilità del pronto soccorso anche nel post-Covid.

Toscani ha spiegato che "la pandemia ha risparmiato l'età pediatrica, ma questo non ha risparmiato gli ospedali pediatrici da una profonda riorganizzazione. In questa seconda fase il coinvolgimento della pediatria è stato maggiore e temiamo che con le nuove varianti possa peggiorare".

«Con il nuovo Pronto soccorso e l'adeguamento della Pediatria d'urgenza il Burlo offre servizi potenziati e parametri di sicurezza idonei al Covid: è un risultato importante in vista dei traguardi futuri legati al cantiere di Cattinara» Così si è espresso il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi inaugurando la riorganizzazione degli spazi del Burlo, che ha visto ridisegnare i percorsi di emergenza con la separazione dei passaggi e degli ambienti tra pazienti Covid e non e l'aumento da quattro a sette dei posti letto. 
Gli interventi  rientrano nel piano di riordino della rete ospedaliera previsto dalla Giunta regionale a maggio del
2020 in attuazione alle misure anti-pandemia. 
 
«L'inaugurazione di oggi - ha detto Riccardi - segna tre sfide vinte: il protagonismo del Burlo, la programmazione e la multidisciplinarietà. Il Burlo, pur non colpito finora se non marginalmente dalla pandemia, ha giocato in prima linea la partita della riorganizzazione di spazi e servizi facendo un passo avanti e non uno indietro. La programmazione è stata previdente ed efficace e ha permesso di attuare i lavori in adiacenza all'attività medica. Inoltre, qui la prima linea dei professionisti della sanità è stata supportata da tutte quelle competenze amministrative, ingegneristiche e tecnico-operative che compongono l'orizzonte di competenze integrate necessario a ottenere risultati degni di una grande tradizione e reputazione».
 
Tra agosto e ottobre, per un costo di 150mila euro, sono stati realizzati due posti di terapia semintensiva in luogo di tre stanze di osservazione breve, con due servizi igienici dedicati ai locali d'isolamento e un filtro sanitario. La seconda tornata di lavori, iniziata a ottobre e terminata a fine 2020 e per un costo complessivo di 300mila euro, ha riguardato il Pronto soccorso con la realizzazione di ambienti articolati su 180 metri quadrati che consentono la distinzione netta tra pazienti sospetti e pazienti non sospetti.
 
All'inaugurazione hanno preso la parola il direttore generale del Burlo Stefano Dorbolò, la direttrice sanitaria Paola Toscani, l'ingegner Elena Pavan, responsabile della gestione tecnica dell'intervento, e il dottor Claudio Germani, già direttore della Pediatria d'urgenza e del Pronto soccorso pediatrico. Nell'Aula magna dell'Ircss era presente anche la parlamentare Sandra Savino. 
 
Riferendosi al futuro trasferimento dell'Irccs nel comprensorio di Cattinara, Riccardi ha affermato, infine, che «il Burlo è una delle priorità del nuovo cantiere, cantiere che sembrava morto e che invece è vivo e consentirà a Trieste di avere l'ospedale moderno che merita e al sistema regionale di fare affidamento su un fondamentale riferimento hub».
 

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