Lordati con lo spray serrande e muri a Gorizia
Una serranda e almeno tre pareti lordate con lo spray di colore rosso. Non conosce fine l’ormai lunghissimo elenco di atti vandalici commessi in città. In questa occasione, i “giovinastri” si sono fatti ancor più strafottenti: se sino a ieri colpivano in zone periferiche, poco frequentate e buie, stavolta hanno colpito in centro. E, per la prima volta, se la sono presa con la serranda di un’attività commerciale: un atto di teppismo assolutamente inedito nella nostra città. Pare siano stati anche visti all’opera: a quanto si apprende sarebbe stata una “squadra” di quattro ragazzotti attorno ai vent’anni, incappucciati e abbigliati in modo da nascondere la propria identità. Con grande tranquillità e senza scomporsi minimamente, hanno portato a termine la loro incomprensibile azione.
Hanno lordato una delle serrande della farmacia Marzini, quindi si sono diretti nella piccola galleria che si trova fra il BarLume e la sala giochi. Sempre “armati” di bomboletta spray di colore rosso hanno vergato scritte dal significato ignoto su almeno due o tre pareti, una delle quali rivestita in marmo (e non sarà un gioco da ragazzi procedere con la ripulitura). A quanto si apprende, la “squadra” sarebbe entrata in azione poco dopo la mezzanotte. Ieri mattina, commercianti ed esercenti non hanno potuto fare altro che denunciare alle forze dell’ordine il raid vandalico che si aggiunge ad altri commessi negli ultimi mesi.
Nel luglio scorso, come si ricorderà, il Kinemax era stato al centro di due atti vandalici in pochi giorni. I teppisti se l’erano presa con le manichette dell’impianto anti-incendio del cinema: seguendo il solito canovaccio le avevano srotolate. Ma, in quell’occasione, avevano fatto di più: le avevano anche sganciate. «Ormai sta diventando un incubo. Immediatamente, ho denunciato il fatto ai carabinieri. Non è possibile che l’area alle spalle del cinema continui ad essere una terra di nessuno - disse allora Giuseppe Longo -. Peraltro, Kinemax ha in programma di valorizzare quegli spazi. Sono davvero scoraggiato, molto scoraggiato».
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