L’opposizione boccia la nuova giunta Ziberna a Gorizia: «Deleghe a caso e settori scoperti»
GORIZIA Se il buon giorno si vede dal mattino, questa sarà un’opposizione tosta. Perché i giudizi sulla nuova Giunta sono, a dir poco, taglienti e non si dà nemmeno il tempo all’esecutivo di operare, bocciandolo a prescindere. La questione delle deleghe e la scelta di non attribuire gli assessorati allo sport e al commercio vengono ritenute colpe gravi, anche se il sindaco Ziberna ha già spiegato che si lavorerà da staff, gomito a gomito, e non saranno tollerate primedonne. Ma l’opposizione fa l’opposizione.
L’attacco di Laura Fasiolo
Fasiolo parte subito in quarta. E attacca a testa bassa. «Se, da un lato, la mano tesa alla collaborazione dell’opposizione è un invito apprezzabile, le attribuzioni e tipologie delle deleghe pongono più di un interrogativo e molte criticità al punto che non si comprende se la sintesi sia il prodotto finale di una riflessione per reperire il meglio o il prodotto finale di una fake news. Pur prescindendo dai richiamati e decantati valori di competenza, esperienza, merito, lascia perplessi l’indicazione nominativa della futura presidente del Consiglio (Silvia Paoletti, ndr) che sarà il Consiglio a eleggere, e non una nomina d’ufficio a decretare».
Prosegue Fasiolo: «Sorprende, poi, la clamorosa assenza di un assessorato al commercio con un consigliere delegato: chi predisporrà il mai realizzato Piano del commercio legato al Piano del traffico in una città che vede morire negozi, chiuder serrande, con periferie senza servizi di necessità neanche minimi? Emerge, inoltre, un pesante vulnus: la considerazione dell’irrilevanza dello sport e dell’impiantistica, divisi tra deleghe a due consiglieri e orfani di assessorato: il che va in rotta di collisione con un assessorato intero dedicato ai grandi eventi con lo specifico riferimento a Gusti di frontiera. Troppa grazia Sant’Antonio».
Le deleghe «poco congruenti».
Secondo l’esponente d’opposizione, la squadra presentata da Ziberna presenta «sproporzioni colossali» tra referati e deleghe «poco congruenti. Non entro nel merito delle competenze, ad esempio urbanistiche. Pari opportunità? Il tema non sembra meritare l’altezza di un assessorato, al pari di sport e commercio. Quanto al coordinamento del sistema teatrale museale e dei beni storici assegnato all’assessore Oreti (castello, sinagoga, palazzo De Grazia, museo Santa Chiara, museo Rafut, auditorium via Roma) è interessante osservare come il castello si trovi nelle condizioni che sappiamo, la sinagoga è chiusa, palazzo de Grazia con il salone inagibile (il recente saggio è stato fatto nell’atrio), l’auditorium di proprietà della Regione. Che altro dire? Ce ne sarebbe, e parecchio».
Le parole di Rossi e Perazza
Non usa mezze parole nemmeno Marco Rossi (Pd). «La nuova Giunta è ancora peggio, molto peggio, della precedente: le istituzioni ridotte tra farsa e ufficio di collocamento. Sembra un circo», taglia corto. «Non c’è un assessore al commercio bensì un consigliere delegato che, essendo lui stesso esercente, dovrà prevedibilmente astenersi dal votare provvedimenti direttamente afferenti al comparto per non incorrere in conflitti d’interesse. Non c’è un assessore allo sport ma due consiglieri delegati, quindi esterni alla Giunta, che dovranno evidentemente tirare una monetina per decidere chi si occuperà di una data questione. Ci sono assessori praticamente privi di deleghe effettive, ma che percepiranno lo stipendio, o assessori che avranno da occuparsi soltanto di Gusti di frontiera, tutto l’anno evidentemente. Più che una Giunta, è un ufficio di collocamento. Nel complesso - rincara Rossi - è tutto il riparto delle deleghe che denota confusione, con sovrapposizioni di competenze che non potranno che generare ritardi. Diciamolo: il criterio spartitorio tra partiti e appetiti sembra aver decisamente prevalso su quello delle competenze».
Telegrafico Franco Perazza (Pd): «Strada libera al commissariamento della città da parte della Regione. Su tutti i fronti. Una situazione che di fatto c’è già, e che con questa squadra non potrà che aumentare».
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