L’olio dell’Istria conquista il primato e supera la Toscana
POLA. L'enogastronomia istriana continua a conquistare posizioni a livello internazionale. L'ultimo riconoscimento in ordine di tempo è arrivato dal Palazzo Quai d'Orsay di Parigi dove si è svolta la tradizionale premiazione dei migliori ristoranti del mondo.
Ebbene tra i primi mille inclusi nella prestigiosa guida gastronomica “La Liste” si sono classificati due in rappresentanza dell'Istria: lo “Stanzia Meneghetti” di Valle e il “Damir & Ornella” di Cittanova il meglio piazzato dei due.
Ma non solo, quest'ultimo ha ottenuto addirittura più punti del miglior ristorante francese, il “Pierre Gagnaire por Les Airelles” che vanta due stelle Michelin e dove il prezzo del menù spazia tra 220 e 500 euro. Il locale di Cittanova il cui slogan è “dal mare alla tavola” è noto per i suoi prelibati piatti di pesce fresco, mai finito nel congelatore.
Anche nel campo dell'olivicoltura i produttori della penisola conquistano sempre nuovi riconoscimenti, tanto che l'Istria si può considerare al primo posto tra le regioni al mondo, stando almeno alla nota rivista specializzata “Flos olei”.
Ebbene nella pubblicazione del 2017 che include 500 oli, è presente con ben 60 extravergini contro i 59 della Toscana giunta seconda mentre l'Andalusia è terza a quota 49 oli. E il successo assume una valenza particolare facendo una comparazione di ordine quantitativo tra le tre regioni: in Istria ci sono 1,4 milioni di olivi su 4.000 ettari di superfici, e 30 oleifici.
In Toscana gli olivi sono 17,5 milioni su 92.000 ettari e 418 oleifici. I numeri dell'Andalusia sono 300 milioni di olivi, 1,567 milioni di ettari e 829 oleifici.
Sul piano della quantità l'Istria non può assolutamente competere, però su quello della qualità è indiscutibilmente prima. Dei 60 oli istriani quelli giudicati di qualità extra sono stati prodotti dall'Agrofin di Salvore, dall'Olea di Rabaz, dalla Stanzia Meneghetti di Valle e dalla Mate di Salvore, nonchè dalle aziende agricole familiari Belci, Tonin e Chiavalon di Dignano, Basiaco di Buie, Ipsa di Levade, Zigante di Plovania, Zubin di Umago. Sono 12 i produttori dell'Istria inclusi per la prima volta nella pubblicazione.
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