L’olio dell’isola di Veglia diventa marchio Dop
VEGLIA. L'olio extravergine di oliva dell'isola di Veglia è sulla buona strada per ottenere il marchio Dop a livello europeo. Il procedimento per arrivare a questo certificato è alle battute finali dopo che giorni fa la Gazzetta ufficiale dell'Unione europea ha pubblicato la relativa richiesta avanzata dal ministero croato dell'Agricoltura. Questi si è mosso dopo l'iniziativa di Drobnica, l'associazione vegliota degli olivicoltori, che nel gennaio 2014 aveva chiesto al dicastero di tutelare il prodotto intitolato "Olio d'oliva di Veglia". Se nei prossimi tre mesi non verrà avanzato alcun ricorso relativo alla proposta di assegnare il contrassegno Dop all'oro giallo vegliota, questo prodotto potrà schierarsi al fianco dei pochi alimenti croati che beneficiano del prestigioso marchio comunitario. Li elenchiamo: sono l'olio extravergine di oliva di Cherso, i mandarini del delta del fiume Narenta, in Dalmazia, il prosciutto istriano e infine i crauti di Ogulin, città a metà strada tra Fiume e Zagabria.
«Siamo molto soddisfatti e orgogliosi per quanto sta avvenendo - dice Goran Marevic, segretario della associazione Drobnica - a meno di clamorose sorprese, il vanto dell'agricoltura vegliota, il nostro extravergine, entrerà a far parte meritatamente della grande famiglia europea comprendente i prodotti che godono della denominazione di origine protetta. Questo successo avrà ricadute positive per tutta l'isola quarnerina, vantaggi di cui beneficeranno anche le generazioni future di olivicoltori.
A Veglia abbiamo il prosciutto con il marchio Doc, ma è un prodotto di categoria inferiore rispetto all'altro marchio. Tutta la produzione del nostro extravergine, dalla raccolta alla spremitura, avviene esclusivamente sul nostro territorio». Per quanto attiene invece al costo medio di un litro di olio extravergine "bodolo" (i "bodoli" sono gli abitanti dell'isola di Veglia) siamo intorno alle 80-100 kune, dai 10 euro e 70 ai 13 euro e 30 centesimi. Bisogna inoltre sottolineare che nell'ultimo biennio - e per varie ragioni - la produzione di olio d'oliva a Veglia ha fatto registrare risultati molto scadenti, come anche nella vicina isola di Cherso e nelle zone meridionali dell' Istria. Va infine rilevato che alcuni prodotti istriani sono in attesa del placet di Bruxelles per poter avere il certificato Dop. Si tratta dell'olio extravergine di oliva dell'Istria, degli oli delle isole di Curzola e Solta, in Dalmazia, della carne d'agnello dell'isola di Pago e infine dei crauti di Varazdin.
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