L’odissea infinita del tram: ripartenza solo a fine mese
“Nato disgrazià”, ma soprattutto “cressudo sfigà”. Cosimo Paparo, amministratore delegato di Trieste Trasporti concorda su questa seconda definizione per il Tram di Opicina, la cui ripartenza sta scollinando, logicamente parlando per metafora, anche la metà di luglio. Venerdì scorso, giornata delle tre festose cerimonie d’inaugurazione, l’unica delle vetture blu collaudate ha sbuffato, arrancato e proceduto a singhiozzo. «Tutto chiarito e già risolto, era saltata una scheda elettronica - ha spiegato ieri pomeriggio Paparo - quando è successo a me, sulla mia automobile, a causa di una scheda elettronica saltata non riuscivo più a muovere nemmeno lo sterzo. È accaduto proprio nella giornata clou, forse “sfigà” per il Tram è l’aggettivo giusto». E intanto il riavvio delle corse normali slitta ancora: stavolta l’ora X è stata rifissata agli ultimi giorni di luglio. Appena il 21 infatti, cioé lunedì prossimo, è previsto il collaudo ufficiale da parte dell’Ustif (Ufficio speciale trasporti impianti fissi) che è una sorta di Motorizzazione civile delle ferrovie e funivie. Poi, a meno di ulteriori clamorose novità, nel giro di qualche giorno dovrebbe venir rilasciato il certificato e dato il via libera ufficiale. «La ripresa dele corse regolari avverrà certamente prima del 31 luglio - promette Paparo - In barba ai detrattori abbiamo realizzato un vero gioiello. Qui non si è trattato di far partire un autobus, ma di riattivare e di creare le condizioni per un’efficace manutenzione di una vera e propria piccola ferrovia: un tesoro che deve star a cuore a tutti i triestini».
Venerdì pomeriggio alle 17.50 il Tram si era mosso da piazza Oberdan tra gli applausi di centinaia di triestini. Appena imboccata via Martiri della Libertà, la strada che porta a piazza Casali, l’ex piazza Scorcola, la trenovia aveva incominciato a perdere potenza e a rallentare la corsa. Le difficoltà erano state in qualche modo camuffate nel tratto che viene percorso con il carro scudo, ma dopo lo sgancio, da Vetta Scorcola in su era ripresa l’andatura a singhiozzo, quasi da fermo fino a Campo Cologna dove, mentre andava in scena una seconda festa con tanto di banda, era dovuta giungere in soccorso una seconda vettura blu.
Per spiegare l’incoveniente qualche tecnico ha parlato di un calo di tensione all’impianto di alimentazione a controllo elettronico, mentre il presidente di Trieste Trasporti Giovanni Longo ha affermato che «il problema è risolvibile e non ci saranno conseguenze sulla riattivazione del servizio per i cittadini». «Assolutamente nessuna conseguenza - ha ribadito ieri pomeriggio l’amministratore delegato Paparo - è stato un minuscolo problema di elettronica già identificato, circoscritto è superato. È saltata una scheda, succede, pura sfortuna». Il collaudo dell’Ustif è fissato al 21: «Poi alcuni giorni, pochi non tanti, per il rilascio del certificato e il via alle corse regolari, certamente prima del 31 luglio».
Il termine era già slittato da fine aprile a fine maggio e poi da fine maggio a fine giugno. Mentre la stagione turistica sta arrivando all’apice, la speranza è almeno di evitare la “celebrazione” dei due anni completi di stop: l'interruzione del servizio va avanti dal 2 settembre del 2012, giorno in cui una vettura deragliò lungo il percorso mettendo in luce l'urgenza di un intervento di restauro anche agli stessi binari, oltre che ai mezzi e alla linea.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo