Lo yacht Dominator e gli ottant’anni del Cantiere San Rocco a Muggia

Una combinazione familiare Gobbi Benelli e Balaguer ha rilevato il sito dal gruppo Filippetti. Obiettivo: non solo nautica ma anche trasporti industriali. L'ospite d'onore è lo yacht da 28 metri disegnato a Trieste dalla NavalHead
Il Dominator al cantiere San Rocco (Silvano)
Il Dominator al cantiere San Rocco (Silvano)

MUGGIA Il Cantiere San Rocco, il vecchio Felzsegi inaugurato nel 1941, compie 80 anni con la nuova proprietà che l’estate scorsa ha rilevato dal gruppo marchigiano Filippetti il 100% dello storico “squero” alle porte di Muggia provenendo da Trieste. La combinazione familiare italo-spagnola Gobbi Benelli e Balaguer punta a rilanciare area e servizio, con l’obiettivo di non limitare l’attività al rimessaggio e al refitting, ma di aprirla a nuove iniziative navalmeccaniche legate - per esempio - al trasporto industriale. C’è un piano di rafforzamento che prevede una prima fase di investimenti pari a 5 milioni di euro: la nuova compagine, che in un primo tempo si era orientata sul versante tirrenico, ha poi scommesso sulle potenzialità alto-adriatiche.

Al vertice della società i fratelli Nillson (in passato direttore della Baglietto) e Dunya Gobbi Benelli, che incrociano radici tosco-marchigiane e valenciane, insieme al consorte della signora, l’alicantino Juan Josè Balaguer Mora. Alle spalle una tradizione “dinastica” di conoscenze nautiche, perché il padre dei fratelli, Luciano, era a sua volta ingegnere navale. L’avvicinamento allo stabilimento muggesano è risultato graduale, in quanto - spiega Dunya - già nel 2017 era stato acquisito il 24% del cantiere. L’area racconta di 40.000 metri quadrati scoperti, 4000 mq coperti, 300 posti a terra, con una dotazione di travel lift da 160 tonnellate, gru da 22 t, carrelloni da 60 e 120 t. Servizio continuativo - puntualizza una guida aziendale - garantito 360 giorni/anno. Al momento San Rocco international shipyard, la nuova denominazione del cantiere, opera con 10 addetti diretti, muovendo però un ampio indotto-tecnico-professionale.

Tra i collaboratori la NavalHead, studio professionale nella triestina corso Italia, nel quale lavorano otto professionisti. Il fondatore è l’ingegnere di origine tarantina, Andrea Agrusta. Il profilo presenta le più interessanti realizzazioni nautiche commissionate da Maori, Alfastreet, San Lorenzo, Europa group. Prevale il mare, ma non si disdegnano le acque interne. Un buon cliente di NavalHead è il cantiere fanese Dominator, oggi proprietà austriaca rappresentata da Angela Pernsteiner. E qui convergono le narrazioni di San Rocco e di corso Italia, perché uno dei campioni di Dominator - 28M Ilumen My Zalanka - è stato progettato da NavalHead: quando l’armatore, il cui nome è avvolto da riservatezza, ha dovuto intervenire sul suo yacht, ha scelto il San Rocco come “ricovero”. Una bella immagine sulla riviera muggesana. L’ospite d’onore del San Rocco - 28M Ilumen My Zalanka - è stato costruito nel 2018 nel cantiere Dominator di Fano. Un progetto «di altissimo livello tecnologico, completamente su misura». In genere naviga con i suoi 28 metri nel Mediterraneo occidentale.—


 

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