Lo Stato mette in vendita il Castello di Gradisca

È uno dei 44 edifici di prestigio in Italia che il Demanio vuole privatizzare Già pronto un progetto per trasformare l’ex fortezza in un resort di lusso
Di Luigi Murciano

GRADISCA. Resort di lusso nel Castello di Gradisca: il Demanio fa sul serio. Ora c'è anche la conferma ufficiale: il compendio della Fortezza isontina risulta fra i 44 immobili di pregio che lo Stato intende sdemanializzare e affidare alla gestione dei privati. Del progetto Valore Paese Dimore si va parlando già da qualche tempo: ricalcare in Italia il modello dei paradores spagnoli o di France Patrimone, vale a dire il recupero di castelli ed edifici di grande valore storico ed architettonico da valorizzare poi in una prestigiosa catena di hotel di altissimo livello.

Il Castello di Gradisca è uno dei due immobili di pregio del Friuli Venezia Giulia individuati dal Demanio come siti ideali per la complessa operazione: l'altro è il Palazzo Vescovile di Trieste, su colle San Giusto. Fa un certo effetto vedere quale sia la loro prestigiosa compagnia: la fortezza di Peschiera sul Garda, il carcere borbonico sull’isola di Santo Stefano di Ventotene, la Certosa di Pavia, il Castello Orsini di Soriano nel Cimino, il carcere di Terra Murata a Procida, il Complesso di Santa Maria della Stella a Orvieto. Quando nel novembre scorso il sindaco Franco Tommasini aveva svelato il possibile scenario ai suoi concittadini, il giorno della storica parziale riapertura di parte del maniero, il progetto era parso poco più una boutade. E invece, a quanto pare, il Demanio sta procedendo. A confermarlo è anche l'assessore all'Urbanistica, Enea Giuliani: «Ho sentito ieri i funzionari del Demanio e c'è stata l'assoluta conferma dell'interessamento a che i due siti del Friuli Venezia Giulia rientrino nel progetto. Parlare di quale sia la base economica e la fattibilità di un'operazione del genere è assolutamente prematuro, ma sicuramente qualcosa di concreto inizia ad esserci. La sdemanializzazione è un primo passaggio».

Valore Paese prevede la valorizzazione e una gestione efficiente del patrimonio immobiliare dello Stato e degli Enti locali, che coinvolge immobili spesso non utilizzati o sottoutilizzati su tutto il territorio nazionale. «Il progetto – spiega il sindaco Tommasini - ha l’obiettivo di incrementare il valore economico e sociale degli immobili coinvolti e, allo stesso tempo, di potenziare l’offerta culturale e turistica. Se il progetto ci interessa? Io credo che qualsiasi iniziativa atta a recuperare un bene come il nostro castello vada monitorata con attenzione. L’importante – prosegue – è che non ne venga snaturata la sua essenza, che non si vada a creare qualcosa di impattante. E al contempo – sottolinea –che vi possa essere una ricaduta per la collettività». Valore Paese- Dimore è un progetto promosso dall’Agenzia del demanio, Invitalia e Anci; e si avvale del fondamentale contributo di numerose istituzioni: ministeri per i Beni e le Attività Culturali, per la Coesione Territoriale, dello Sviluppo economico, Dipartimento per gli Affari regionali, il turismo e lo sport, Cassa depositi e prestiti, Associazione italiana alberghi e Assoimmobiliare.

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