«Lo stabilimento Tex Giulia non chiuderà»

Le rassicurazioni della proprietà al sindaco. Verrà invece smantellato il reparto di filatura. Confermati gli esuberi
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 31.10.2014 Manifestazione TexGiulia davanti Municipio Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 31.10.2014 Manifestazione TexGiulia davanti Municipio Fotografia di Pierluigi Bumbaca

La Tex Giulia non chiuderà. «Non c’è alcuna intenzione di farlo». Lo ha assicurato al sindaco Ettore Romoli, il presidente dell’azienda Emilio Moltrasio durante l’attesissimo incontro che si è svolto poco dopo mezzogiorno in municipio, alla presenza anche di Sergio Zonca della direzione tecnica della Gabel.

Il sindaco aveva chiesto un faccia a faccia chiarificatore con la proprietà per verificare le intenzioni dell’azienda dopo la dichiarazione di esubero di 26/27 dipendenti su 52: annuncio che era stato accolto con infinita (e comprensibile) preoccupazione da parte delle maestranze perché sembrava preludere alla chiusura definitiva della fabbrica. Ma il dottor Moltrasio ha subito smentito quest’ultima ipotesi, confermando invece la messa in mobilità di 26 dipendenti. Insomma una buona notizia cui si aggiunge immediatamente dopo una cattiva.

Gli esiti

del tavolo

«Per poter tenere in piedi e rafforzare lo stabilimento - ha dichiarato il presidente dell’azienda - è necessaria la chiusura del reparto di filatura, in quanto non è più assolutamente concorrenziale con i filati prodotti nei Paesi in via di sviluppo. Dal primo gennaio riprenderà invece a pieno regime l’attività della tessitura con due turni, eliminando il notturno e rimarrà inalterato anche il settore del candeggio». In merito alla possibilità di attivare il contratto di solidarietà, sollecitato dal sindaco, il presidente di Tex Giulia ha risposto che «c’è un impegno da parte dell’azienda ad aprire le procedure di mobilità volontaria con incentivi per chi lasciasse autonomamente il lavoro con la massima apertura su questo fronte mentre il contratto di solidarietà avrebbe senso se il problema della filatura fosse momentaneo, cosa che invece non è», ha ribadito Moltrasio che si è detto fortemente dispiaciuto per dover mettere in mobilità parte dei dipendenti «perché lo stabilimento di Gorizia - le sue testuali parole - rappresenta una vera eccellenza per ciò che concerne il personale che ha sempre dato il massimo per l’azienda».

Il futuro

dell’azienda

Peraltro, Moltrasio ha ricordato che «Tex Giulia ha creduto e crede ancora in questa attività, al punto che dal 2010 al 2012 ha investito sull’attività goriziana circa cinque milioni di euro. Purtroppo, però, l’attuale situazione del mercato impone scelte dolorose ma necessarie per poter continuare l’attività».

Successivamente, in sala Bianca, c’è stato l’incontro con le rappresentanze sindacali e una delegazione dei dipendenti che stavano manifestando all’esterno del municipio (ne parliamo nel servizio a fianco). Sono intervenuti Livio Menon della Cgil e Mauro Ferrante della Cisl i quali, dopo aver ringraziato il sindaco per l’interessamento, hanno chiesto l’attivazione di un tavolo per avviare il confronto per la ricerca di una soluzione condivisa, richiesta che è stata accolta dal presidente di Tex Giulia.

Com’è noto, dopo un lungo percorso di ammortizzatori sociali che era sfociato, nel recente passato, con la dichiarazione di 25 esuberi già “usciti” con la mobilità volontaria, i sindacati erano stati convocati dai vertici aziendali nei giorni scorsi. Quali erano state le loro comunicazioni? «Ci hanno detto che hanno bisogno di tagliare altri 25/27 posti di lavoro: nemmeno conclusa una procedura di esubero, se n’è aperta subito un’altra».

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