Lo spettro della truffa dietro agli annunci dei traslochi gratuiti

Si moltiplicano le offerte di trasporti e sgomberi di cantine. Ma la Polizia locale mette in guardia: «Alto rischio di raggiri»

La truffa si nasconde ovunque, anche negli annunci apparentemente insospettabili. Lo sanno bene gli agenti della Polizia locale, che hanno lanciato un nuovo allarme, invitando i triestini ad alzare la guardia di fronte a chi offre servizi di facchinaggio e trasporto.

Nelle ultime settimane, infatti, in diverse zone della città sono comparsi adesivi e volantini con la scritta «Traslochi e sgomberi, anche gratis». Messaggi comparsi un po’ ovunque: dai semafori ai pali della luce, dai cassonetti dei rifiuti alle fermate dell’autobus. E che però, mettono in guardia dalla Polizia locale, sono in realtà annunci abusivi, che possono nascondere delle truffe in piena regola.

Tra le più strade colpite vengono segnalate via Giulia, via Battisti e via San Francesco. Ma bigliettini sono spuntati anche in viale XX settembre, via Carducci e in periferia.

Alcuni cittadini, insospettiti da quel “gratis”, hanno segnalato il fenomeno, notato già alcuni anni fa e ora ritornato prepotentemente d’attualità, diventando particolarmente evidente da un mese a questa parte. Di qui l’intervento della Polizia locale. Gli agenti ricordano prima di tutto che l'affissione con questo metodo è abusiva e pertanto a rischio sanzione. Inoltre, per evitare spiacevoli sorprese, consigliano alle persone tentate da questo tipo di servizio, di verificare sempre che i numeri di telegono stampati sugli adesivi corrispondano a quelli di ditta autorizzata a procedere appunto con sgomberi e traslochi.

«Come prima cosa l' affissione di questi volantini non è sicuramente regolare, ed è sanzionabile ai sensi dell'articolo 31 del Regolamento per la gestione dei rifiuti urbani - fanno sapere dalla Polizia Locale - o dell'art.26 del medesimo regolamento laddove sia possibile risalire al soggetto. Non si può infatti sanzionare nel caso sia riportato come riferimento il mero numero di cellulare - precisano - bisogna cogliere sul fatto il soggetto che imbratta». Per la sola affissione le multe vanno da 100 a 150 euro, ma gli agenti spiegano anche il potenziale rischio di furti in casa. «C'è chi magari utilizza semplicemente un furgone, senza le necessarie autorizzazioni a svolgere questa attività e chi si offre con una sorta di fai da te. Consigliamo a tutti di accertarsi sempre che siano persone in regola e non traslocatori improvvisati».

A segnalare la presenza massiccia di adesivi nei giorni scorsi un residente di via Battisti. «In questa zona, come in tante altre, vivono molti anziani - dice - temo che possano cadere in queste “trappole”, che chiamino per farsi ripulire magari cantine o soffitte e che alla fine si vedano sottratti anche oggetti di valore». Annunci simili spuntano anche online, da parte di singoli che offrono di portare via tutto, di liberare cantine e soffitte gratuitamente.

Certo sono da distinguere dagli avvisi regolari, pubblicati da ditte che mostrano chiaramente nome, indirizzo e numeri facilmente verificabili. Provando a telefonare invece un numero che appare suo dei fogli lasciati in giro, risponde un uomo, che prima di confermare se il lavoro sarà gratuito o meno, dice che è necessario effettuare un sopralluogo e valutare che oggetti siano presenti, se di valore o meno. Ma alla richiesta se è munito di autorizzazione e se rilascia ricevuta, la chiamata si interrompe.

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