Lo spettacolo dell'astador a Grado: il rito dell'asta del pesce con le offerte sussurrate all’orecchio

Nonostante sull’Isola sia stata realizzata la prima asta elettronica da diversi anni si è tornati all’antico. Santopolo presidente
Bonaventura Monfalcone-15.01.2020 Pescatori e mercato ittico-Grado-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-15.01.2020 Pescatori e mercato ittico-Grado-foto di Katia Bonaventura

GRADO. Un tempo Grado era all’avanguardia anche per l’asta quotidiana del pesce utilizzando il sistema elettronico in quanto era stata la prima in Italia a dotarsi di questo speciale meccanismo. Il salone-arena dell’asta era sempre molto affollato, con tanti commercianti che, per la scarsità di pescato, via via sono spariti.

Grado, il rito dell'asta del pesce con le offerte sussurrate all’orecchio

Per dire come sono cambiati i tempi: una volta si faceva l’asta ad orecchio (ogni commerciante offriva il suo prezzo sussurrandolo all’orecchio dell’astatore). L’asta iniziava già alle 5 del mattino. Le prime ad acquistare il pesce e a partire per venderlo nei paesi del vicino Friuli erano le “pessere” che si vedevano girare con la cassetta di pesce sulla testa. Qualcuna di queste si spostava in corriera, altre col triciclo personale.

Poi si è passati all’asta elettronica. Ma da diversi anni ormai si è tornati nuovamente, come oggi, all’asta a orecchio. Fino al 1986 a occuparsene era il personale del Comune; dal 1987 in poi direttamente quello della Cooperativa Pescatori con Silvano Dovier Bigari (per un breve periodo anche Mario Lugnan Nansio) che è andato in pensione da un paio d’anni. Da allora l’“astadòr” è lo stesso presidente della Cooperativa, Santopolo.

In questo periodo, favorito dalla condizioni meteorologiche, c’è ancora abbastanza pescato: branzini – proprio ieri ne sono stati portati a terra anche tre di grandi dimensioni, dai 5 ai 7 chili – canoce, i sottovalutati moli. E poi, sparite le sogliole, sono iniziate ad arrivare le passere. «Stamattina (ieri, ndr) – dice Santopolo – ho pesato 10 casse di passere, cosa che non accadeva da anni. Continua invece la crisi delle vongole e delle cappelunghe e gli unici molluschi di questi periodi sono i fasolari».
 

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