Lo scuolabus indossa la mascherina e il viaggio dei bimbi è più “sicuro”
MONFALCONE. A Monfalcone anche gli scuolabus, e non solo i bambini che vi salgono, ora indossano la mascherina. Apt ha deciso di personalizzare la livrea dei 6 mezzi impiegati a Monfalcone per il servizio di trasporto scolastico e gli altri 4 utilizzati nel resto dell’Isontino per rendere “più simpatico ed empatico” il viaggio verso la scuola dei bambini che usano i mezzi, come ha spiegato la presidente dell’azienda, Caterina Belletti, presentando la novità in piazza della Repubblica assieme al sindaco Anna Cisint e all’assessore all’Istruzione Antonio Garritani.
E non sono pochi gli utenti del servizio a Monfalcone, dove ogni giorno salgono sugli scuolabus attorno ai 200 alunni delle primarie e 35 circa della scuola dell’infanzia cui vanno ad aggiungersi gli altri 12 bambini che frequentano la materna al Villaggio del Pescatore e a Ronchi dei Legionari.
Se sulla loro “faccia” tutti gli scuolabus indossano una mascherina di un blu vivo, dietro alla quale si indovina un sorriso, all’interno la stessa grafica e gli stessi colori sono stati impiegati per rendere altrettanto semplici e accessibili le regole da seguire da parte dei viaggiatori.
A completare la campagna ci sarà anche la produzione di un “segnalibro-righello” , che pure riporterà le indicazioni da seguire, e sarà distribuito ai bambini. «Proseguiamo con l’idea di reagire e non solo di resistere – ha sottolineato ieri mattina Belletti –, facendo la nostra parte nel permettere di fare scuola in sicurezza. In questo momento stiamo spendendo proprio sul servizio destinato alle scuole. Certo è che se fossero state trasferite tutte le risorse a disposizione del Governo la gestione avrebbe potuto essere diversa».
L’importanza di un trasporto scolastico effettuato in sicurezza è stata rilevato ieri anche da Roberta Frascarelli, referente del plesso della primaria Cozzi di largo Isonzo, parte dell’Istituto comprensivo Randaccio e per la quale il trasporto scolastico rappresenta uno strumento per alleggerire la pressione di quello privato in un’area residenziale.
«La scuola fa comunque in questo momento la sua parte, perché c’è l’impegno costante a diffondere il messaggio che la mascherina va indossata», ha detto Marco Pizzo, co-referente della media Giacich del comprensivo omonimo. Anche gli studenti delle medie (oltre una sessantina) utilizzano i trasporti pubblici, anche se non gli scuolabus, ma la linea Giroscuole del servizio urbano dei bus.
Tutti mezzi che trovano casa nell’area di via della Marcelliana, ora diventata di proprietà della società, che la utilizzava dal 2011, in qualità di affittuaria del Comune, quale sede distaccata per gli uffici, deposito e rimesse per il servizio di trasporto pubblico locale esercitato dalla società stessa.
L’interessamento all’acquisizione avanzato alcuni anni fa si è concretizzato in questi mesi, dopo una sostanziale coincidenza delle valutazioni del bene effettuate da un tecnico incaricato da Apt e dagli uffici del Comune, che ha già incassato i 400 mila euro concordati. —
La. Bl.
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