Lloyd, lo sconcerto per la mostra mancata

Il direttore dei musei Bressi: «Risorse sprecate». Ma un anno fa l’aveva promessa per la Barcolana
Silvano Trieste 21/05/2012 Museo del Mare di Trieste, il direttore, Nicola Bressi
Silvano Trieste 21/05/2012 Museo del Mare di Trieste, il direttore, Nicola Bressi

«A leggere quanto dichiarato alla stampa si resta sinceramente sconcertati. Sconcertati per una serie di motivi. Innanzitutto perché se i beni del Lloyd non sono più dimenticati un magazzino lo si deve proprio al Comune che, grazie ad un accordo con la Regione, ha inventariato, catalogato, fotografato, informatizzato e messo in sicurezza, tutti gli oltre 6mila pezzi». Lo sconcerto di Nicola Bressi, direttore dei civici musei scientifici e del Museo del Mare, è pari a quello di chi più di un anno fa aveva letto le sue dichiarazioni al Piccolo del 9 ottobre 2012 sulla collezione del Lloyd Triestino: «Ci vorranno, a spanne, almeno sei o otto mesi, ma quella della Barcolana 2013 potrebbe essere una data su cui puntare per una prima esposizione parziale della collezione. Forse negli spazi del Museo del Mare, forse in qualche altra sede idonea in città». Detto, fatto. «Da consigliere regionale mi occupai affinché queste collezioni tornassero alla luce. La Regione, dopo aver inventariato e catalogato tutto ne ha fatto dono al Comune di Trieste nell'ottobre 2012. La prima grande mostra doveva tenersi in occasione della Barcolana 2013. Qualcuno di voi è andato a visitarla?» annota Piero Camber (Pdl). Ovviamente, a spanne, la mostra non c'è stata. Il motivo? «Quando il progetto venne avviato tuttavia - giustifica Bressi - non si immaginava che un giorno arrivassero i vincoli del patto di stabilità a bloccare tanto le risorse destinate all'adeguamento dei locali destinati al Lloyd quanto il turn-over del valido ma sparuto personale del Museo del Mare. Non per questo ci siamo persi d'animo. Siamo fiduciosi che con l'opera di un generoso sponsor, si possa prescindere dai vincoli di stabilità a cui privati e fondazioni non sono obbligati». Insomma, c’è sempre un’altra Barcolana. Ma lo “sconcerto” più grande, fa sapere Bressi, è la minimostra del Lloyd Triestino inaugurata ieri all’ex Centrale idrodinamica del Porto Vecchio: «Quando si nota che in servizi pubblici (e il Civico Museo del Mare è, a differenza di alte esposizioni, un servizio pubblico) come scuole od ospedali mancano risorse, ci si attiva per fargliele arrivare. Se ad un polo cardiologico manca un apparato salvavita, si coopera per procurarglielo, non s'inizia a costruire un altro polo cardiologico, lasciando sguarnito quello pubblico». Un apparato salvamostre. È quello che manca al Comune di Trieste. (fa.do.)

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