Livarna, il Comitato vigilerà sull’accordo tra Arpa e Arso

Il Comitato contro l’inquinamento transfrontaliero di esprime soddisfazione per l’accordo raggiunto tra l’Arpa del Friuli Venzia giulia e l’Arso slovena su uno studio sulle “emissioni odorigene”...

Il Comitato contro l’inquinamento transfrontaliero di esprime soddisfazione per l’accordo raggiunto tra l’Arpa del Friuli Venzia giulia e l’Arso slovena su uno studio sulle “emissioni odorigene” generate dalla fonderia Livarna di Salcano. Soddisfazione perchè dopo tanti anni denunce qualcosa si è finalmente mosos ma, afferma il coordinatore del Comiato, Gianni Marega, continueremo a vigilare perhce trale intesa proceda e vengano resi noti i risultati delle indagini sulla puzza. Soddisfazione inoltre anche per quella parte dell’intesa che prevede che i tecnici dell’Arpa entreranno alla Livarna per un sopralluogo e alcuni rilievi.

Il comitato, che segue costantemente da più di dieci anni l’evolversi della situazione, prende dunque atto che la collaborazione Arpa-Arso su questo specifico problema porta finalmente a risultati concreti. Marega ricorda che la collaborazione tra i due enti parte da lontano: «Già durante tutto il 2013 si attendeva l’inizio del monitoraggio. Il cammino però è stato lungo: sempre di due enti di nazioni diverse si tratta, con tutte le difficoltà organizzative conseguenti». Ora ci sono alcune tempistiche certe come la visita dell’Arpa allo stabilimento Livarna programmata a metà settembre. «Noi, come Comitato contro l’inquinamento transfrontaliero continueremo come sempre a seguire da vicino il proseguimento delle indagini svolte ed eventualmente ne chiederemo altre se sarà ciò sarà necessario. A tal riguardo vorremmo sapere che fine hanno fatto le analisi riguardanti gli inquinanti presenti nelle verdure a foglia larga locali promesse a novembre del 2014 dall’Azienda sanitaria isontina? Quando saranno eseguite?».

Il coordinatore del Comitato ribadisce «che il benessere della popolazione italiana e slovena, la puzza non conosce confini ,deve essere tutelato e restiamo convinti , come più volte affermato, che la soluzione di quest’annoso problema sia la delocalizzazione della Livarna, poiché il sito è ormai inglobato in un tessuto cittadino».

(d.d.)

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