L’Itis cambia volto e si apre a Trieste
TRIESTE Una sorta di città dentro la città. La storica struttura dell'Itis, con alle spalle un’attività di oltre 150 anni, è pronta a svelare il suo nuovo volto. Sono stati infatti presentati i nuovi spazi ricavati all'interno della residenza che a Trieste ospita oltre 400 anziani, al termine di due anni di lavori con un investimento di 10 milioni di euro: fondi che, oltre che su risorse interne, hanno potuto contare su finanziamenti regionali e del Fondo Trieste.
L’intervento è andato a riscrivere nello specifico le aree situate al piano terra dell’edificio di via Pascoli, che saranno dedicate ad attività, iniziative sociali e culturali per gli ospiti della struttura, ma andranno anche al servizio dell'intera città. Si va dal nuovo teatro-auditorium da 225 posti, nel quale ci sarà spazio per incontri e congressi, ma anche per vere e proprie rappresentazioni teatrali, grazie al contributo della nuova associazione Spazio 31, che si richiama al numero civico di via Pascoli che ospita la struttura, e che si svilupperà anche attraverso la realizzazione di produzioni proprie che poi saranno riproposte all'esterno dell'istituto in strutture analoghe.
A questo si aggiungono 3 nuove sale polifunzionali: un’emeroteca con giornali, riviste e una serie di postazioni internet, un'area riservata alle attività artistiche per i bambini delle scuole materne e dell'infanzia che, grazie ad una collaborazione avviata da tempo, potranno interagire con gli ospiti della struttura, e infine una sala conferenze per dibattiti e convegni, dove si discuterà delle tematiche della terza età con un approccio innovativo, a cura dall'associazione Anziani Terzo Millennio.
L'intervento si completa con la ristrutturazione della chiesa, inutilizzata da una decina d'anni a causa del crollo di una parte del tetto, e la riqualificazione della cosiddetta galleria monumentale arricchita da un nuovo spazio bar e nella quale troveranno posto mostre ed esposizioni artistiche, oltre ad una raccolta permanente di opere di arte moderna che andranno ad arricchire il patrimonio dell'istituto, attraverso la supervisione dell'artista Serse Roma, coordinatore del progetto.
«Un cambiamento che ci rende orgogliosi e che esce dalla logica della pura struttura di accoglienza per anziani - afferma Erica Mastrociani, presidente Itis -. Un luogo che adesso si apre alla città e offre un punto di ritrovo sociale, culturale, di grande impatto estetico e con una serie di attività pensate prima di tutto per gli ospiti della residenza».
Concetti ripresi dal direttore generale Fabio Bonetta: «Una risposta importante che va nella direzione di un nuovo modo di vivere la struttura, attraverso un'alta qualità che si sviluppa attraverso i percorsi di cultura, arte e sociale e che ci proietta in un futuro che non può prescindere da nuove sinergie e rapporti di collaborazione».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo