Lite a Valmaura, l’aggressore confessa

Denunciato un 63enne pluripregiudicato. Ha ammesso di aver accoltellato il conoscente: «Mi aveva derubato»
Lasorte Trieste 08/01/19 - Via Flavia, Via Benussi, Accoltellamento
Lasorte Trieste 08/01/19 - Via Flavia, Via Benussi, Accoltellamento

TRIESTE. L’hanno preso a bordo della sua Opel Zafira. Poco prima aveva nascosto l’arma sporca di sangue vicino a un albero, sotto le foglie, a pochi passi dalla Chiesa del Gesù Divino Operaio di via Benussi.

È un sessantatreenne triestino pluripregiudicato (anche per stupefacenti) - B.M. le sue iniziali diffuse dalla Questura - l’uomo che martedì mattina ha accoltellato il quarantaseienne Massimo Lo Piccolo, un senza fissa dimora con precedenti di polizia alle spalle. I due si conoscevano.

La feroce aggressione è avvenuta in un alloggio Ater di via Catalani 4, al terzo piano, intestato a una trentasettenne triestina (D.D. le sue iniziali), dove Lo Piccolo era ospitato. Erano le sette e mezza del mattino.

Accoltellamento in via Flavia a Trieste: denunciato l'aggressore
Lasorte Trieste 08/01/19 - Via Flavia, Via Benussi, Accoltellamento


La vittima è scappata in strada, terrorizzata e sotto choc, chiedendo aiuto all’edicolante di via Flavia, che ha allertato immediatamente la polizia. Sul posto sono piombate le volanti e le pattuglie della Squadra Mobile della Questura. L’uomo, ferito alla spalla, al braccio e al polso sinistro, è stato subito soccorso dall’ambulanza e trasportato all’ospedale di Cattinara. Da cui, sorprendentemente, si è dileguato nelle ore successive con ancora il camice addosso, rifiutando l’intervento chirurgico su un tendine leso e inveendo contro gli infermieri.

Sono stati gli agenti a rintracciare l’aggressore, dopo aver perlustrato l’intero rione. Era in auto, proprio nei pressi di via Benussi. Si era appena liberato del coltello con cui aveva colpito Lo Piccolo, nascondendolo sotto le foglie, accanto a un albero vicino alla chiesa. Quando si è trovato davanti i poliziotti ha svuotato il sacco: «Sono stato io», ha ammesso. Si è giustificato sostenendo di «aver subìto un furto» da Lo Piccolo «la notte precedente». Ecco il motivo delle coltellate. È stato proprio lui, il sessantatreenne, a portare la polizia nel punto in cui aveva occultato la lama. L’arma è stata sequestrata dalla Scientifica.

Lo Piccolo ha riferito di essere stato accoltellato con numerosi fendenti, ma anche di essere stato derubato del portafogli. Dal suo racconto è stato così possibile risalire all’aggressore, che conosceva.

Durante la perquisizione nell’appartamento di via Catalani, già teatro di litigi e interventi della polizia (come testimoniato dagli inquilini), gli agenti hanno rinvenuto un paio di pantaloni del sessantatreenne, insanguinati, e il portafogli di Lo Piccolo. L’alloggio, così come i muri del pianerottolo, erano pieni di macchie di sangue. Alla polizia era ormai tutto chiaro. B.M, l’aggressore, è stato denunciato alla Procura. Dovrà rispondere dell’accoltellamento che avrebbe potuto uccidere Lo Piccolo, e al tempo stesso di rapina.
 

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