L'Istria respira: si torna a circolare in tutta la regione
Lasciapassare ancora necessario nel Quarnerino. Restano i divieti tra contee. Il ministro: «Monitoriamo la situazione»
FIUME Attesa da giorni, la notizia è finalmente arrivata. Zagabria ha concesso a partire da ieri l'opportunità di abolire i lasciapassare elettronici all'interno delle singole regioni del Paese: non ci sarà bisogno dunque del cosiddetto ePass per muoversi da un comune all'altro, e nell’ambito di una contea la circolazione sarà libera.
Ci sono però diversi approcci a seconda della situazione sul “campo”. La Protezione civile della Regione Istria ha deciso di cancellare qualsiasi “confine”: per questo motivo dunque la Penisola è considerata un’area unica al cui interno spostarsi senza limiti. Tanto per essere chiari, da Pola ci si potrà recare come di consueto a Buie, a Rovigno, a Pisino, Albona e nelle altre municipalità della Penisola e viceversa.
La situazione cambia invece per la Contea del Quarnero e Gorski kotar, che è stata suddivisa in tre aree: la Litoranea, l’Insulare e la Montana. La zona litoranea o costiera viene compresa tra Draga di Moschiena a ovest e Novi Vinodolski a est, toccando Fiume, Abbazia, Crikvenica, Castua, il Grobniciano. Da Fiume – dopo settimane di lockdown – si può dunque andare ad Abbazia, a Laurana e nei comuni rivieraschi e dell'immediato entroterra, ma resta l’obbligo del lasciapassare per potersi recare nell’area montana del Gorski kotar, così come nelle isole di Lussino, Cherso, Veglia, Arbe, Unie, Sansego, Sanpiero. Resta invece vietato, senza lo speciale documento che viene rilasciato per esigenze particolari, passare da una contea all'altra.
Il primo, concreto passo verso la normalizzazione era stato comunicato dal ministro dell'Interno nonché capo dello Staff nazionale della Protezione civile, Davor Božinović: «Abbiamo dato la possibilità alle unità regionali della Protezione civile di proporre allo staff centrale la liberalizzazione della circolazione nel territorio conteale – aveva dichiarato Božinović –: in questo modo si è deciso di aumentare la mobilità dei cittadini in questi tempi di coronavirus, fermo restando il distanziamento sociale e la necessità di rispettare le regole in fatto di sicurezza ed igiene. Se in alcune contee dovessimo assistere ad un’esplosione di casi - aveva avvertito però il ministro - torneremo a introdurvi i permessi per il transito da una municipalità all’altra».
Alla domanda di un giornalista sulla possibilità di annullare i pass elettronici tra due e più regioni, Božinović comunque è stato chiaro: «Se i rispettivi staff della Protezione civile lo riterranno fattibile, dopo avere valutato i vantaggi e gli svantaggi, da parte nostra non ci sarà alcuna preclusione». Potrebbe, più in là nel tempo, essere una possibilità percorribile in riferimento all’Istria e alla regione quarnerino–montana, contee con un numero eccezionalmente basso di contagiati e di vittime e dove le misure anti coronavirus hanno dimostrato di avere portato buoni risultati. In Istria i contagi finora sono stati 86, con 60 guariti e due decessi, mentre la regione fiumana ha avuto finora 69 colpiti, con un morto e 25 guariti.
Come nel Quarnero, anche la Regione spalatino–dalmata ha voluto tutelare le proprie isole, dove finora il numero di infetti che si registra è estremamente basso. All’unità capeggiata dal ministro Božinović è stata avanzata la richiesta sulla libera circolazione in tutta la regione, ad eccezione dell’area insulare, da Lissa a Solta, da Brazza a Lesina per fare qualche esempio.
Non sarà così invece nella Contea di Zara, dove la liberalizzazione ha riguardato tutte le isole dell’arcipelago, ad eccezione di Pago, dove fino al tardo pomeriggio di ieri non è arrivato il placet da parte del competente organismo della Protezione civile.
Non è stato ancora reso noto invece il contenuto della proposta inviata a Zagabria da parte delle contee di Ragusa (Dubrovnik) e Sebenico, che pure amministrano un congruo numero di isole abitate. Il ministro degli Interni, in accordo col governo, ha comunque intenzione di togliere gradualmente la cintura protettiva posta attorno al territorio insulare della Croazia. —
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