Lista Monfalcone Civica e Solidale, l’appello a Calderone: “Cancelli il decreto Amianto”

La ministra del Lavoro è attesa nel primo pomeriggio. I candidati della lista Mcs: “Si cancelli il decreto, altrimenti è solo una vuota sfilata politica”

Tiziana Carpinelli
Il consigliere Enrico Bullian
Il consigliere Enrico Bullian

Sull’imminente arrivo della ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Elvira Calderone a Monfalcone, attesa nel primissimo pomeriggio del 28 marzo in municipio, piove dalla lista Monfalcone Civica e Solidale, che supporta il candidato sindaco Diego Moretti, democratico, la “richiesta della cancellazione del decreto-vergogna sull’Amianto”. Altrimenti è “solo una vuota sfilata politica”.

“C’era la firma di Calderone, assieme a quella del collega leghista Giorgetti, sul provvedimento relativo all’asbesto: Ministra, le chiediamo di cancellare quel decreto e di portare una proposta in Parlamento di superamento definitivo del Fondo vittime amianto istituito dalla destra nel 2023, che doveva servire in realtà a finanziare in maniera surrettizia società pubbliche della cantieristica navale, ovvero Fincantieri, ritenute colpevoli, in quanto ‘eredi’ di Italcantieri, dei decessi dei lavoratori per l’esposizione alla fibra”. Lo affermano il consigliere regionale Enrico Bullian e i candidati della lista Mcs Cristiana Morsolin, Alessandro Saullo e Gianpaolo Cuscunà.

“Crediamo che la presenza del Ministro del Lavoro Calderone a Monfalcone serva in primis a rispondere su questo – incalzano –: verrà cancellato il decreto-vergogna sull’amianto? Di incontri sul lavoro fatti in campagna elettorali ne abbiamo già visti altri, con seguito scarso o nullo. Se non ci saranno risposte sull’asbesto, di tutta questa campagna elettorale a Monfalcone rimarrà una lunga e vuota sfilata di ministri. Dimostra l’evidente competizione interna fra i partiti del centrodestra che, fra l’altro, hanno marginalizzato la componente civica conservatrice con l’accordo spartitorio pre-elettorale”.

“In generale - concludono Bullian, Morsolin, Saullo e Cuscunà – si sarebbe potuto usare tutta questa “filiera” di ministri per risolvere le questioni vere di Monfalcone, un unicum nazionale, piuttosto che per questa opera di propaganda. Qui una maggiore e più qualificata presenza pubblica, a tutti i livelli, sarebbe ampiamente giustificata dalla composizione sociale di Monfalcone. Si pensi alla scuola, alle politiche di integrazione e al settore socio-sanitario in particolare”.

Riproduzione riservata © Il Piccolo