L’Isola ora teme anche il ritiro dei fondi per pulire le spiagge
GRADO Oltre a criticare quanto deciso dall’amministrazione regionale che sta per procedere alla revoca del contributo a favore di Grado ai fini della predisposizione degli atti preliminari per arrivare al riconoscimento del sito Unesco, e a spiegare le ultime novità tecniche in tal senso, il sindaco Dario Raugna mette le mani avanti. Teme infatti che la Regione possa tagliare altri fondi destinati all’isola. Il riferimento è al contributo relativo alla pulizia delle spiagge. Da come afferma Raugna, sembra che questo taglio sia già stato deciso. È un attacco politico duro quello del sindaco contro gli attuali amministratori regionali partendo da quanto affermava la più nota giallista di tutti i tempi Agatha Christie, «un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova».
Raugna prosegue: «È triste appurare che oltre al taglio del contributo per l’Unesco è in arrivo anche la revoca di quello destinato alla pulizia delle spiagge, peraltro in larga parte ricadenti sotto il demanio marittimo e quindi di competenza regionale. Forse occorrerebbe ricordare a chi oggi amministra la Regione che così facendo non si fa un torto al sindaco o all’amministrazione in carica, bensì ai cittadini gradesi, compresi i molti elettori che all’ultima tornata elettorale hanno votato per il centrodestra».
Quanto al sito Unesco, ovvero al fatto che con la precedente finanziaria la Regione aveva concesso un contributo di 20 mila euro – per il 2018 – a favore del Comune allo scopo di sostenere l’avvio dell’iter progettuale preliminare, destinato all’inserimento del patrimonio culturale immateriale del Comune di Grado nella “Tentative List” nazionale Unesco, le spiegazioni di Raugna partono dall’approvazione unanime scaturita in consiglio comunale. «L’abrogazione di quel contributo – dice Raugna – è uno sgarbo a tutta la comunità gradese, compresi gli elettori che hanno votato l’attuale governo regionale e i consiglieri comunali di riferimento». Raugna aggiunge che dopo la visita alla sede Unesco di Palazzo Zorzi a Venezia, l’11 dicembre dello scorso anno fu convocata una conferenza dei capigruppo per concordare la modifica del bene obiettivo originario di “Grado e la sua laguna”, in “patrimonio culturale immateriale”, a salvaguarda dei valori culturali che sottendono alla costruzione e mantenimento dei casoni, «come suggerito dagli stessi vertici Unesco».
Nella “Tentative List” ci sono 50 siti in attesa, alcuni da 20 anni, e ne viene scelto uno all’anno, culturale o naturale. «Per mettere assieme un dossier – dice Raugna – servono non meno di 6 mesi; entrare a far parte della “Tentative List” è una decisione del governo italiano». C’è una Commissione nazionale dell’Unesco, la nomination va poi al centro del patrimonio mondiale, quindi c’è l’esame degli organi consultivi, infine il Comitato del patrimonio mondiale, costituito da 21 membri, esprime il parere consultivo. «L’assessore regionale Tiziana Gibelli - continua il sindaco - farebbe bene a rispettare le volontà della comunità gradese, riguardo al bene, che è quello del “patrimonio culturale immateriale”. Nessuno le ha chiesto di dirottare l’obiettivo verso l’ampliamento di un sito esistente (Aquileia), già scartato in origine». Raugna invita l’assessore regionale «a farci visita per conoscere nei dettagli le motivazioni della nostra scelta, e a mantener fede all’impegno preso con la precedente finanziaria, confermando il contributo di 20.000 euro per l’avvio dell’iter, che non andrà certo a interferire con quello del Collio/Brda. In caso contrario procederemo come previsto con risorse nostre, senza l’aiuto della Regione».—
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