L’isola di Brazza va verso la quarantena
Andrea Marsanich / SPALATO
Un'isola sotto chiave. È quanto potrebbe essere deciso prossimamente nei riguardi di Brazza, diventata il peggiore focolaio di coronavirus in Dalmazia e nel resto del Paese.
L'emergenza è scattata dopo che in poche ore si è appurato che ben 22 isolani, residenti a Neresi (Nerežišca) hanno contratto il Covid-19, persone con un comune denominatore: nei giorni scorsi avevano fatto visita ad un uomo tornato dal Centro clinico–ospedaliero di Spalato, dove era stato ricoverato dall'11 al 17 aprile per problemi cardiaci. L'isolano, positivo al tampone, viene considerato il paziente zero, quello che avrebbe infettato parenti e amici. Il ministro croato della Sanità, Vili Beroš, ha reso noto che delle 37 persone venute a contatto con l'uomo, 22 sono state colpite dal virus e poste in isolamento domiciliare in quanto nessuna lamenta sintomi preoccupanti. Alla radice della crisi potrebbe esserci un errore, commesso nell’ospedale spalatino: l'abitante di Neresi era stato testato al momento del ricovero nel nosocomio, risultando negativo, mentre prima di venire dimesso i sanitari avevano concluso che non c'era bisogno di alcun controllo. Una volta tornato a casa, a Neresi, c'è' stato un via vai di persone che hanno voluto salutarlo, venendo così contagiate.
A Brazza è stato inviato un team di tre epidemiologi, che potrebbe venire ulteriormente rafforzato con altri sanitari. Le autorità non nascondono che la situazione è molto seria e abbisogna di rigorosi provvedimenti. Si propone di porre l'isola dalmata in quarantena o, in seconda battuta, di proibire a Brazza la circolazione dei residenti da un abitato all'altro. Si potrebbe pertanto tornare alle misure che erano in vigore fino al 27 aprile e prevedevano il permesso di uscire di casa per motivi di lavoro, per recarsi dal medico e per andare a visitare i genitori anziani. Dopo che si è sparsa la notizia che Brazza potrebbe venire blindata, c'è' stata una corsa al trasferimento sulla dirimpettaia terraferma: il traghetto Hrvat, in servizio sulla tratta Spalato–San Pietro di Brazza–Spalato, è stato preso d'assalto da centinaia di isolani che hanno voluto recarsi nella città di Diocleziano, probabilmente per restarci un paio di settimane, in attesa che l'epidemia venga sconfitta. E c'è anche qualcuno che ha voluto scherzarci su, coprendo con la scritta Whuhan il nome di Nerežišca sulla tabella all'ingresso nella cittadina. —
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