L’Isola dei bagni è ormai in svendita
Per l'Isola dei Bagni, a Marina Nova, il rilancio rimane un obiettivo ancora molto lontano. La quinta asta giudiziaria per la vendita del complesso turistico di proprietà della Itmar, scattata a fronte dell'atto di pignoramento immobiliare del Tribunale di Gorizia promosso quasi quattro anni fa dalla Bcc di Staranzano e Villesse, è andata deserta. La prossima tornata è stata fissata al 3 novembre, come spiega l'avvocato delegato alla vendita dal Tribunale di Gorizia, l'avvocato Alessandro Deboni. Si partirà da un prezzo base davvero stracciato per un area di 117mila metri quadri e circa 10mila metri cubi di volume edilizio: 798.925,78 euro. Ben distante dai 5,050 del valore di stima e anche dal prezzo base dell'asta di giugno, poco meno di 1,6 milioni di euro (anche se l'offerta minima era attorno al milione 200mila euro).
E' vero che la partecipazione all'asta diventa più agevole, se non altro perché la cauzione da depositare, pari al 10% del prezzo base, ora è decisamente più abbordabile, ma resta in ogni caso da vedere se qualcuno si farà avanti per rilevare un'area la cui riqualificazione rimane molto impegnativa. Anche dal punto di vista burocratico. Scaduto da oltre dieci anni il Piano particolareggiato di iniziativa privata del 1995, la nuova proprietà dovrà redigere un nuovo strumento di pianificazione, anche se il lavoro commissionato da Itmar al pool di progettisti coordinati dall'architetto Federico Fabbro a fine 2013 era ormai a buon punto.
Nel frattempo, proprio in queste settimane, il Comune di Monfalcone ha revocato la concessione con finalità turistico-ricreativa richiesta e ottenuta da Itmar nel 2012, e rinnovata fino al 2020 per effetto delle normative regionali, per la sistemazione di ombrelloni e lettini e l'ormeggio provvisorio di natanti. La società dell'imprenditore bolzanino Carlo Pivelli non ha pagato i canoni relativi al 2014, al 2015 e fino al 19 agosto di quest'anno e il Comune, in base a quanto previsto dal Codice della navigazione, ha quindi provveduto a revocare la concessione, intimando lo sgombero dell'area. In totale, la Itmar non ha versato 12.589 euro che il Demanio, cui il Comune gira gli introiti delle concessioni, però, rischia difficilmente di recuperare. Come, visto il prezzo base cui ormai va in vendita la proprietà, potrebbe non ottenere soddisfazione la Bcc di Staranzano e Villesse. A vantare un diritto di ipoteca sul bene è anche la Cassa di risparmio di Bolzano con cui la Itmar a marzo del 2004 ha sottoscritto un contratto di finanziamento con garanzia ipotecaria per un importo di 3,2 milioni. Con la Bcc di Staranzano e Villesse nel 2009 la società ha stipulato invece un contratto di mutuo fondiario con diritto di ipoteca all'istituto di credito per complessivi 600mila euro. In base a un atto costitutivo di ipoteca volontaria, a favore della Bcc è stato inoltre intavolato un diritto di ipoteca per totali 163.216 euro. Nel 2015, comunque, la Bcc di Staranzano e Villesse ha potuto incamerare 225mila euro.
Scaduto e non attuato il Prpc di iniziativa privata del '95, se non per la realizzazione del parcheggio pubblico esterno, il Comune si è trovato a dover restituire gli oneri di urbanizzazione già versati. Le risorse non sono andate però alla Itmar, sottoposta a esecuzione immobiliare, ma alla Bcc di Staranzano e Villesse che ha promosso l'azione per rientrare dei finanziamenti concessi alla società. Il Tribunale di Gorizia ha stabilito infatti che il Comune versi alla Bcc di Staranzano e Villesse i 225mila euro di oneri di urbanizzazione secondaria già pagati dalla Itmar, ma non più dovuti. Intanto, in attesa di un rilancio, il degrado delle strutture e dell'area dell'Isola dei Bangi, la cui spiaggia per la terza estate di fila è stata off limits ai monfalconesi, avanza. Il presente è quindi ben lontano dal futuro immaginato, senz'altro con molta grandeur, ma basi poco solide, dall'ex patron della Triestina Flaviano Tonnellotto che rilevò la proprietà dal riminese Federico Sighinolfi e al quale poi subentrò la Itmar. Anche la società di Pivetti puntava, ancora nel 2013, a trasformare l'Isola in un marina con annesse strutture residenziali, valorizzando la spiaggia e il verde.
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