Lisca di pesce in gola, salvato al “Burlo”
Mangia un bastoncino di merluzzo e rischia di soffocare con una spina. E' successo ad un bambino di quattro anni nell'asilo di via Vallicula a Barcola. Ad accorgersi che il piccino - del quale non forniamo le generalità per tutelare il minore - non stesse bene sono stati i suoi genitori dopo averlo riportato a casa al termine della giornata alla scuola materna. Ad estrarre il corpo estraneo dalla faringe del bambino sono stati i medici del reparto di Otorinolaringoiatria del Burlo Garofolo. Venerdì scorso i genitori hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica per chiedere alla giustizia «se siano ravvisabili - si legge nella denuncia depositata - responsabilità da parte della gestione della cucina e se ci siano delle responsabilità per un eventuale superficialità nella sorveglianza, gestione e nell' attenzione verso i bambini, e nel caso specifico verso nostro figlio».
L’episodio è accaduto il 2 maggio scorso. «Quando sono andato a prendere mio figlio all'uscita dall'asilo - racconta il padre - mi sono accorto subito che presentava un'espressione strana, si toccava il collo e tossiva già nello spogliatoio della materna mentre gli cambiavo le scarpine. Lamentava fastidio e dolore - continua - per qualcosa che in gola gli procurava stimolo a tossire chiedendo in più riprese di bere dell'acqua e presentando difficoltà di deglutizione.
Arrivato a casa il piccolo continuando a lamentarsi ha raccontato che qualche cosa durante il pranzo gli è rimasto in gola. Allarmati i genitori hanno contattato l'asilo chiedendo delucidazioni sul menù servito danzo e su eventuali problemi manifestati dal piccolo alunno. «Mi è stato riferito che erano stati serviti dei bastoncini di merluzzo - riferisce il padre - che mio figlio aveva chiesto anche il bis ma che la seconda porzione l'aveva in parte lasciata chiedendo di bere un po’ d’acqua. Segnalati i sintomi presentati da nostro figlio - scrivono i genitori nell'esposto presentato in Procura - la maestra escludeva la possibilità si trattasse di una lisca di pesce, venendo trattato nella cucina della scuola solo merluzzo congelato, che non contiene spine, consigliando, in caso di dubbi, di far mangiare al bambino della mollica di pane». Il bambino continuava a non riuscire a deglutire e al padre, che ha contattato il 118 per chiedere consigli su come comportarsi, l'operatore sconsigliava di somministrare della mollica di pane perché, qualora i disturbi fossero stati causati dall'ingestione di un corpo estraneo, la situazione avrebbe potuto peggiorare.
«Abbiamo portato il bambino al pronto soccorso dell'ospedale infantile, - raccontano i genitori esibendo il verbale del Burlo e il referto medico rilasciato dalla dottoressa Caterina Marchese - dove dopo una visita veniva asportato un corpo estraneo conficcatosi all'altezza delle tonsille». Era una lisca di pesce. Il piccolo, malgrado lo spavento, poco dopo l'intervento medico, ha iniziato a stare subito meglio.
«Mi chiedo come in asilo le maestre non si siano preoccupate sottovalutando i sintomi di mio figlio - spiega il padre - e vorrei anche capire se il personale delle scuole materne è preparato a fornire un primo soccorso».
Laura Tonero
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