Link, Botteri e il Covid in Cina: "Il loro lockdown estremo ha funzionato ma non è importabile" LA DIRETTA DEL FESTIVAL

L'intervento della presidente della giuria del premio Luchetta: "Non si poteva uscire nemmeno per andare al supermercato, l'esercito pensava a tutto. È stata una cura unica e terribile ma il virus non circola più"

TRIESTE «Non abbiamo sentito nessun controllo nei mesi della diffusione del Coronavirus in Cina. È accaduto per la vicenda di Hong Kong o altro ma non in quel caso. E quando è arrivato in Italia il Covid, abbiamo avuto grandi dimostrazioni di affetto e di attenzione: in redazione arrivavano decine di telefonate, qualcuno mandava mascherine». Lo ha detto la giornalista Giovanna Botteri, presidente della giuria del Premio Luchetta, intervenendo questa sera a Link, il festival del giornalismo in corso a Trieste.

Botteri ha illustrato il lockdown in Cina: «Non si poteva uscire nemmeno per andare al supermercato, l'esercito pensava a tutto. È stata una cura unica e terribile ma il virus non circola più. Da mesi la Cina ha solo casi di importazione ma il 'modello regime', la chiusura fortissima, può essere applicabile soltanto alla Cina e a nessun altro Paese». La giornalista ha segnalato che esiste una «app per i telefoni cellulari cinesi che ci controlla, anche ora che sono in Italia con il mio telefonino cinese».

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Foto di Andrea Lasorte

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