L'ingorgo dei cortei per il 3 novembre: «CasaPound non passi per il centro»
L’appello di Trieste antirazzista-antifascista. «Per impedire il contatto, a noi è stato chiesto di accorciare il percorso»

Bumbaca Gorizia 23.05.2015 Corteo Casapound Fotografia di Pierluigi Bumbaca
TRIESTE «Nei giorni scorsi la prefetta Anna Paola Porzio ha dichiarato che il corteo di CasaPound non avrebbe attraversato il centro. Ora scopriamo che passeranno da via Imbriani e Piazza Oberdan». Questa la presa di posizione forte che l’Assemblea Trieste antirazzista - antifascista ha assunto ieri nella conferenza stampa in vista della contromanifestazione del 3 novembre, alternativa al corteo dei neofascisti di CasaPound.
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A prendere la parola i due portavoce dell’assemblea, Daniela Antoni e Riccardo Laterza. La conferenza stampa è la seconda convocata dalla galassia di singoli, comitati e manifestazioni riunitisi per contestare l’arrivo di CasaPound in città. Spiega Antoni: «Abbiamo avviato le trattative con la questura, chiedendo un percorso per il nostro corteo che parta da Campo San Giacomo, passi per Barriera, via Carducci, piazza Oberdan, via Ghega, per concludersi in piazza Libertà. Tutti punti sensibili per la storia dell’antifascismo triestino».
Questa richiesta però ha ricevuto in risposta lo stop delle autorità: «La questura ci ha detto, al momento verbalmente, attendiamo la risposta scritta, che il nostro corteo dovrà fermarsi in piazza Goldoni». Secondo quanto detto dai funzionari della polizia ai membri dell’assemblea, infatti, il corteo di CasaPound dovrebbe passare da via Imbriani e in piazza Oberdan. Volendo impedire il contatto fra le due manifestazioni, le autorità hanno chiesto all’Assemblea di accorciare il proprio percorso.
Una scoperta che i militanti non hanno apprezzato, poiché significa la sfilata del movimento fascista nel centro città. Commenta ancora Antoni: «La prefetta Porzio aveva dichiarato che i fascisti non sarebbero passati nel centro. Così evidentemente non è. Chiediamo alle autorità di cambiare gestione, anche perché sta diventando un grosso problema di responsabilità politica. Capiamo che ci sono le pressioni del governo centrale, che il sindaco Dipiazza è andato a rendere omaggio a Forza Nuova, le scelte discriminatorie della giunta, ma questo modo di fare non rappresenta il sentire di tutti i cittadini».
L’assemblea ha presentato la comunicazione di manifestazione lo scorso 16 ottobre, spiega ancora Laterza: «Non abbiamo ancora avuto una risposta scritta. Possono darcela fino a tre giorni prima dell’evento. È una strategia becera delle autorità per nascondere il fatto che il corteo di CasaPound passerà per il centro. Noi siamo contrari alla manifestazione neofascista in ogni parte della città, ma comunque confidavamo nelle parole della prefetta».
Il percorso proposto dall’Assemblea per la propria manifestazione è punteggiato da luoghi della memoria: c’è l’ex palazzo Ras in piazza Oberdan, già sede delle Ss a Trieste e teatro di violenze e torture. C’è il Narodni Dom dato alle fiamme all’esordio delle violenze fasciste in città. C’è l’odierno conservatorio Tartini, foresteria dei soldati tedeschi ai tempi della guerra, in cui venne impiccata una cinquantina di antifascisti. Prosegue Laterza: «Per noi si tratta di una cosa gravissima, su cui non siamo gli unici a dover prendere parola. CasaPound è un’organizzazione apertamente fascista, intenzionata a radicarsi e operare in città. Speriamo che le autorità cambino idea sul modo di gestire questa giornata. In ogni caso sappiano che una parte importante della città considera inaccettabile l’arrivo dei fascisti e si mobilita per contrastarlo. Il nostro è un impegno antifascista partito prima di questa mobilitazione e proseguirà anche dopo».
I portavoce hanno sottolineato il carattere non violento della loro manifestazione: «Noi pensiamo a un corteo pacifico e gioioso. Le botte, la violenza e la morte sono pulsioni che appartengono al fascismo e non a noi».
L’Assemblea sta organizzando in queste settimane un fitto calendario di appuntamenti di avvicinamento alla manifestazione del 3 novembre. Domani alle 16 si terrà al caffè San Marco un convegno sulla nave Mediterranea, che battendo bandiera italiana andrà a soccorrere i migranti nel canale di Sicilia. A seguire, con appuntamento alle 18.30 di fronte al tribunale, partirà una “passeggiata della memoria antifascista” che passerà davanti al Coroneo, proseguirà poi nei punti del percorso sopra elencato per concludersi davanti alla stazione, da cui partivano i treni per i lager nazisti. Il 1 novembre alle 17 alla Casa delle cultura Wu Ming e il collettivo Nicoletta Bourbaki terranno una conferenza sui nazionalismi. «Molti altri eventi sono in programma», spiegano i portavoce.
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Commenta una militante: «Dovremmo accordarci con la Finanza e dir loro di sgomberare CasaPound Roma il 3 novembre, quando i fascisti saranno tutti qui». —
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