Linea dura contro la sosta irregolare

Proposta la sospensione della patente a chi si ferma su stalli per disabili e aree bus 
Lasorte Trieste 20/09/17 - Auto in Sosta Fermata Bus
Lasorte Trieste 20/09/17 - Auto in Sosta Fermata Bus
Per dare un taglio ai soprusi la Lega Nord, con il consigliere comunale Giuseppe Ghersinich, propone la sospensione della patente per quindici giorni a chi in modo recidivo posteggerà sugli stalli riservati ai disabili o sulle fermate dei bus.


La mozione, presentata nei giorni scorsi in sesta Commissione, punta dunque a limitare una volta per tutte questo comportamento, piuttosto diffuso viste le numerose multe che ogni anno rimpinguano le casse comunali. In particolare la sospensione della patente andrà comminata a chi per due volte in un biennio verrà sanzionato. Anche nelle aree in cui si fermano i mezzi pubblici, «perché – spiega l’autore – quando una persona disabile deve salire su un autobus o scendere non può farlo, se non c’è spazio per la sosta. Questo l’ho pensato anche in seguito alle ripetute segnalazioni di cittadini e della consulta per i disabili». Si tratta in generale di «una sanzione accessoria già presente per chi non ha le cinture di sicurezza», aggiunge Ghersinich. Il Codice stradale e precisamente l’articolo 158 comma “g” prevedono costi salati per i contravventori: si va da 85 a 338 euro per gli automobilisti e dai 40 ai 164 per i motociclisti con due punti in meno sulla patente per entrambe le categorie. Ma non bastano evidentemente, perché non c’è l’auspicato calo di trasgressori. Il dato delle ammende resta fisso, non diminuisce dal 2013. Le multe erano state 679 nel 2013, passando a 685 nel 2014 e a 671 nel 2015. Per il 2016 il dato-base di oltre 600 è sempre presente. Ecco dunque che Ghersinich lancia una nuova linea dura, accolta all’unanimità dalla Commissione. «Abbiamo dato tutti il parere favorevole», ha sottolineato il presidente Salvatore Porro (Fdi), segnalando la presenza del vicesindaco Pierpaolo Roberti, del comandante della Polizia locale Sergio Abbate e dei consiglieri comunali Fabiana Martini (Pd), Maria Teresa Bassa Poropat (Insieme per Trieste), Guido Apollonio ed Everest Bertoli (Fi), Michele Claudio (Lega Nord) e Francesco Bettio (Lista Dipiazza). L’idea è piaciuta anche se ora richiede, come sottolineato ancora da Porro, uno studio di fattibilità e poi ovviamente la discussione in aula. Ma non solo. Perché per modificare il Codice stradale sarà poi il sindaco Roberto Dipiazza a dover scrivere alle Camere parlamentari una nota con tale richiesta. «Il Codice della strada è una legge nazionale – sottolinea Roberti –, bisogna integrarla con un intervento che non può fare direttamente il Comune di Trieste, perciò si richiede al sindaco di fare domanda di modifica al Parlamento in modo da provvedere alla sospensione della patente per i recidivi». Inoltre, prima che la mozione passi in aula, «bisognerà fare un piccolo emendamento tecnico perché il testo prevedeva questa azione su tutto l’articolo 158 – spiega Ghersinich –, ma abbiamo deciso di non prevedere la sospensione per la sosta in altre aree».


Durante la stessa Commissione si è discusso anche della proposta di rendere gratuito il biglietto dell’autobus per i “nonni paletta” per andare da casa al posto di lavoro, poiché, spiega Porro, «per questo utile servizio queste persone ricevono cinque euro al giorno ma devono fare quattro viaggi fra andata e ritorno. Non sappiamo però ancora se ci sono i soldi necessari, e anche questa idea è stata votata all’unanimità». È inoltre stato richiesto da Bettio di proseguire l’iter per il ripristino del fregio alabardato sul cappello della Polizia locale.


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