L’incubo dei visitors. E Renzi “richiama” Illy

L’ex presidente non ha sciolto le riserve ma il Pd punta sul suo ritorno Cresce la paura dei big paracadutati da fuori. Tra i nomi Fassino e Delrio
12/07/17 Roma, Matteo Renzi presenta il suo libro Avanti, perché l'Italia non si ferma. Nella foto Matteo Renzi e Ettore Rosato
12/07/17 Roma, Matteo Renzi presenta il suo libro Avanti, perché l'Italia non si ferma. Nella foto Matteo Renzi e Ettore Rosato

UDINE. Torna davvero, a quanto pare. Riccardo Illy, secondo più fonti del Pd (anche se il diretto interessato ancora non scioglie le riserve), correrà nel collegio senatoriale di Trieste e Gorizia alle politiche del 4 marzo. Per opporsi all’ex sindaco e presidente della Regione Forza Italia ha scelto una pasionaria della sanità triestina, Laura Stabile. Mentre a Gorizia, collegio camerale ancora gli azzurri si affidano a Guido Germano Pettarin, fidato assessore di Ettore Romoli riconfermato da Rodolfo Ziberna. Candidature possibili al netto del “visitor” sempre incombente. Come del resto a centrosinistra.

Siamo alle pennellate finali nella composizione delle liste, ma c’è sempre il margine per depennare qualcuno che già si sentiva in paradiso e inserire il paracadutato “last minute”. Il Pd, con lo stato maggiore che deve placare i malumori della minoranza, dovrebbe arrivare al verdetto in giornata, in direzione nazionale. Il centrodestra si roderà fino a domani. In casa dem si dà per scontata la discesa in campo di Illy, la casella chiave.

FOTO BRUNI TRIESTE 03 02 09 FONDAZIONE ERNESTO ILLY--riccardo ILLY tra FRANCESCO E ANDREA
FOTO BRUNI TRIESTE 03 02 09 FONDAZIONE ERNESTO ILLY--riccardo ILLY tra FRANCESCO E ANDREA

Si sussurra pure di una chiamata diretta di Matteo Renzi. Dall’industriale triestino, però, non sono arrivate conferme. «La proposta non c’è ancora», ha fatto sapere Illy anche a Telequattro in una serata in cui ha definito la legge Fornero «la migliore del mondo». E dunque tutto è rimandato a oggi, venerdì 26 gennaio. giorno in cui si dovrebbe conoscere l’intera griglia del Pd. Quella dalla quale è uscito Alberto Felice De Toni. Il rettore di Udine ha rinunciato dopo aver pesato i pro e i contro di una difficile corsa nel collegio di Udine. Per quello stesso collegio, tra fortissime tensioni, la partita si gioca tra i due “soliti” aspiranti: l’uscente Paolo Coppola, che il partito regionale ritiene in pole position in virtù del criterio nazionale di favorire gli uscenti, e il sindaco di Palmanova Francesco Martines, fortemente sostenuto dal territorio. Un’altra ipotesi è che in quel collegio possa correre Debora Serracchiani, con Ettore Rosato schierato nell’uninominale camerale di Trieste.

"Pericolo Illy”. Gli avversari tentano la fuga
19/01/2012 Roma,trasmissione televisiva Otto e Mezzo, nella foto Riccardo Illy


Un’altra questione in bilico è appunto quella del capogruppo. Anche per lui, come per Illy, esistono varie opzioni. Rosato potrebbe essere candidato solo da capolista alla Camera nel plurinominale, pure nel maggioritario, e in quel caso non potrebbe che correre a Trieste, oppure trovare spazio fuori regione. Ferme restando le certezze (Giorgio Brandolin nel collegio camerale di Gorizia, Giorgio Zanin in quello di Pordenone, Silvana Cremaschi nel Codroipo-Alto Friuli, Isabella De Monte nel collegio senatoriale friulano), l’ultima incognita riguarda Franco Iacop. Il posto di capolista del listino Senato rimane infatti in pericolo per il possibile inserimento di un big nazionale (tra i nomi i vari Fassino, Delrio e Cuperlo).

A centrodestra un non troppo diverso bailamme. Nell’attesa delle scelte dei piani alti, Fi locale ha rispolverato le voci di mesi fa che volevano Stabile, primario della medicina d’urgenza a Cattinara, in politica dopo le dure prese di posizione contro la riforma Serracchiani-Telesca e ha pure tirato fuori dal cilindro la soluzione Pettarin per la complessa sfida a Brandolin. Il resto è un mix tra posti blindati, a partire da quello di Stefano Balloch, sindaco di Cividale, nel listino forzista del Senato, e vari rebus da decifrare.

Luca Ciriani (FdI) correrà contro De Monte, Vannia Gava (Ln) affronterà Zanin, con Graziano Pizzimenti o Mario Pittoni (Ln) nel collegio camerale di Udine (e Daniele Moschioni capolista del Carroccio nel listino del Senato). Dubbi invece per l’uninominale Codroipo-Alto Friuli, dove si vocifera, oltre che di Manuela Di Centa, perfino di Sandra Savino, con la coordinatrice azzurra di Trieste che vorrebbe tuttavia esclusivamente il posto in listino per tenersi aperta la porta verso la Regione.

A cercare di infilarsi da qualche parte è poi Massimo Blasoni, clamorosamente sorpassato da Balloch nella corsa verso Palazzo Madama. Per l’imprenditore friulano si tratterebbe di un bis dopo aver subito un beffardo blitz notturno nella definizione delle liste Pdl del 2013. In competizione c’è stavolta pure Roberto Snaidero, che ieri confermava di aver dato la sua disponibilità al partito: «Attendo serenamente quello che decideranno». Un varco potrebbe crearsi nel caso di un altro scenario sorprendente, quello di un Renzo Tondo fuori dai giochi dopo essere stato a un passo dalla sfida con Serracchiani (o con Rosato) nel collegio camerale di Trieste. Noi con l’Italia e Udc hanno litigato per alcuni seggi in Puglia ed è sembrato ieri pomeriggio che la quarta gamba potesse implodere. Il caso, all’ora di cena, sembrava però rientrato.
 

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