L'incredibile richiesta della detenuta: «Lasciatemi in cella, voglio dimagrire»
FIUME. Ha chiesto con insistenza alla giudice di poter restare in carcere per un altro mese: voleva vedersi prolungata la permanenza in cella per altri trenta giorni, nonostante avesse tutti i diritti di riottenere la libertà. È stata una richiesta davvero singolare quella che la cittadina slovena Branka Virant, residente a Lubiana ma negli ultimi tre mesi in stato di carcerazione preventiva a Fiume, ha formulato alla giudice Mladenka Paro Rudić del Tribunale di Fiume.
Una richiesta che non è stata motivata da indigenza, come avviene purtroppo nei tanti casi di persone in povertà che preferiscono stare nelle patrie galere per avere almeno il pasto caldo assicurato e un letto in cui dormire. No, non è questo il caso della sospetta ladra slovena. La quale ha esposto al magistrato un motivo del tutto diverso: «Qui sto benone, le carceri fiumane mi hanno ridato un fisico tirato a lucido – ha detto la 41enne lubianese – sono dimagrita di ben cinque chili. Ancora 30 giorni di reclusione e arriverei al mio peso forma».
La giudice tuttavia non è potuta venire incontro alla proposta di Branka Virant, spiegando che la legge croata non prevede simili concessioni: «Lei è stata arrestata perché accusata di furto in due rivendite – ha detto il magistrato – per legge, se la sua colpa sarà provata, potrà vedersi comminati fino a un massimo di tre anni di reclusione. Questo significa che la custodia cautelare può durare non più di tre mesi. Dato che lei è stata incarcerata il 19 agosto scorso, dovrà giocoforza uscire dal carcere giudiziario fiumano il 19 novembre, domenica, per poi difendersi a piede libero durante il processo».
Niente da fare dunque per la signora che preferirebbe farsi qualche giorno di prigione in più per uscirne poi con qualche chilo in meno.
La donna, che fruisce di un sussidio sociale in Slovenia, era stata arrestata lo scorso agosto dopo essere stata ripresa dalle videocamere di sorveglianza mentre rubava dei profumi di lusso a Fiume. Aveva agito in due centri commerciali, uno in via Zvonimir e l’altro in via Osjek a Zagabria. Dopo avere nascosto i profumi - tutti molto costosi - in una borsa, la Virant usciva lasciando in tutta fretta gli ipermercati. Il valore della merce rubata si aggira sulle 11mila kune (quasi 1.500 euro). A dare l’allarme era stata una commessa che aveva notato la donna aggirarsi nel settore dedicato ai profumi incamerando boccette preziose nella sua borsetta e cercando poi di uscire dal negozio senza pagare. Così allertata, la polizia ha fermato la donna. Che da quel momento ha iniziato la sua cura dimagrante in una cella di Palazzo di giustizia a Fiume.
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