L’inceneritore smaltisce i rifiuti della Campania

Colonne di camion che arrivano da Salerno e da Napoli. I “grillini” chiedono maggiori controlli. L’AcegasAps: sono già trattati, guadagni per la spa
Lasorte Trieste 14/02/07 - Inceneritore Via Errera
Lasorte Trieste 14/02/07 - Inceneritore Via Errera

di Matteo Unterweger

Direzione termovalorizzatore di via Errera. È quella che da giorni stanno prendendo i camion che trasportano rifiuti provenienti dalla zona di Salerno e dintorni e, per una piccola parte, anche da Napoli. L’impianto di AcegasAps, infatti, ha ricominciato a bruciare anche immondizie in arrivo dalla Campania dalla metà dello scorso ottobre. Così come aveva fatto nell’arco di quest’anno pure nei mesi precedenti l’estate, un dettaglio che finora mai era emerso dall’ex municipalizzata. Un piccolo aiuto a una regione, quella campana, in costante emergenza su questo fronte. E un modo, nel contempo, per sfruttare al massimo le potenzialità - in termini di spazio - dell’inceneritore. I rifiuti provenienti da Salerno e Napoli rappresentano - come confermato da AcegasAps - il 10% del totale “termovalorizzato” quotidianamente (nel complesso potenzialmente 612 tonnellate al giorno, secondo i dati aziendali).

A far girare l’informazione per primo, nella giornata di ieri, è stato il consigliere comunale dei “grillini” Paolo Menis: «Da alcuni giorni arrivano all’inceneritore di via Errera camion carichi di rifiuti provenienti dalla Campania. Solo il 29 novembre sono giunti ben 20 tir. Pur essendo convinto che i tecnici di AcegasAps svolgono tutte le verifiche previste dalla legge, sono molto preoccupato per la potenziale pericolosità delle emissioni derivanti dalla combustione di questi rifiuti, considerata la continua emergenza che stanno vivendo la città di Napoli e altre aree della Campania». A questo riguardo l’esponente del MoVimento 5 Stelle chiede che «a protezione della salute dei cittadini, il sindaco e l’assessore comunale Laureni intervengano su AcegasAps e sull’Arpa affinché procedano a verifiche approfondite, anche non previste dalla legge, sull’immondizia proveniente da fuori provincia».

Umberto Laureni, titolare della delega all’Ambiente in seno alla giunta Cosolini, non si scompone. «Il sempre maggiore ricorso alla raccolta differenziata in città - spiega l’assessore - determina una riduzione del rifiuto solido urbano da destinare al termovalorizzatore. Si crea così una maggiore disponibilità dell’impianto a ricevere rifiuti provenienti da altre zone. L’AcegasAps è una spa e quanto più brucia, più guadagna. A proposito di differenziata - conclude -, i segnali sono incoraggianti: entro fine dicembre faremo il punto della situazione». Laureni si toglie infine un sassolino dalla scarpa: «I “grillini” potevano anche rivolgersi prima a noi, invece di contattare i giornali».

Da AcegasAps, è il direttore della Divisione Ambiente, Paolo Dal Maso, a confermare che in via Errera «arrivano delle quantità di rifiuti dalla zona di Salerno e, per una piccola parte, da Napoli». Fornendo poi rassicurazioni a livello ambientale: «Si tratta di rifiuti già trattati, ci arrivano da impianti che ci hanno contattati. Sono scarti di legno, plastica o cartone. “Buoni rifiuti”, più uniformi cioè di un rifiuto urbano qualsiasi. Rappresentano il 10% di quanto viene bruciato ogni giorno». Lo stesso Dal Maso rileva poi come il trasporto dalla Campania sia legato a «un rapporto contrattuale avviato a inizio 2011». Un flusso interrotto in estate per l’arrivo di una certa quantità di immondizie “da alta stagione” da Lignano e, alla riduzione di queste, per un intervento di manutenzione all’impianto. Da metà ottobre, la ripartenza.

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