L’imputato Sanader chiede la pensione
di Mauro Manzin
TRIESTE
Era uscito dal carcere di Remetinec a Zagabria con il suo doppio petto realsocialista, bastone nella mano destra e un sacchetto di plastica stile Ponterosso anni Settanta nella sinistra. Il tutto sotto lo sguardo tra il curioso e il divertito di due agenti della polizia carceraria. E ieri, l’ex premier croato Ivo Sanader, super inquisito per corruzione e fondi neri, con altrettanta flemma si è presentato al Sabor, il Parlamento di Zagabria stavolta sotto lo sguardo allibito dei giornalisti che quasi non credevano ai propri occhi.
«Sono venuto a depositare la domanda per la pensione da deputato - ha con molta flemma ha detto rispondendo alle domande dei cronisti - dato che sono deputato ancora per due giorni». Ma non basta. «Visto poi che sono al Sabor - ha aggiunto - ho deciso di chiamare il presidente del Parlamento Luka Bebic per berci un caffè insieme, del rersto non ci vediamo da più di un anno». Ricordiamo che proprio Bebic è stato uno dei principali finanziatori della cauzione milionaria per il rilascio di Sanader.
L’ex premier si è presentato con le grucce e ha precisato che è da poco che ha appreso di avere diritto alla pensione da parlamentare anche perchè ha compiuto 59 anni. E così, dopo aver rubato milioni di euro allo Stato ora chiede che lo Stato gli paghi la quiescenza.
Ivo Sanader è stato rilasciato dal carcere venerdì scorso dopo il pagamento, come detto, di una cauzione pari a 1,65 milioni di euro. Gli è stato ritirato il passaporto per impedirgli la fuga dala Croazia. La scarcerazione è avvenuta dopo una sentenza della Corte costituzionale. L’ex premier ed ex leader dell’Accadizeta è sotto processo per aver costituito fondi neri e per corruzione nell’affare Hypo Bank e nell’affare Mol (acquisto della società petrolifera croata Ina). Da ultimo è giunto poi anche il capo d’imputazione relativo al cosiddetto caso Fimi-media relativo alla costituzione di fondi neri milionari da parte dell’Hdz con i quali sono state poi finanziate alcune campagne elettorali. Insomma il re croato dei corruttori ora batte cassa, Quella cassa che ha fattivamente contribuito a svuotare.
Il nuovo Parlamento croato si insedierà ufficialmente oggi quando Sanader decadrà dalla carica di deputato e cercherà, a questo punto, di “godersi” la pensione. Quando potrà mettersi a scrivere le “sue” prigioni, decidendo magari di togliersi qualche scomodo sassolino dalla scarpa. I maggiorenti dell’Hdz e non sono avvisati.
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