L’impero dei Dragoni scopre le crociere. Pechino punta sull’asse Fincantieri-Carnival

L’espansione cinese nel settore delle regine del mare può fruttare cifre da capogiro. Nel 2020 previsti 4,5 milioni di passeggeri

TRIESTE Il Dragone, dopo anni di crescita a due cifre, sta tirando il fiato. Per questo il presidente XiJinping sta pianificando un forte rilancio dei consumi interni per risvegliare il senso per le vacanze (brevi) dei cinesi: l’industria delle crociere è uno dei capisaldi di questo piano. Pechino ha definito il prossimo arrivo della Cina sul mercato delle navi bianche come «la perla più brillante sulla corona della cantieristica mondiale». Un kolossal annunciato grazie alle navi che i cinesi realizzeranno in joint venture con Fincantieri, al fianco del gruppo pubblico China State Shipbuilding, nei cantieri di Shanghai.

Nel Paese sono oltre duemila le aziende cinesi a capitale italiano per 160 mila dipendenti con un giro d’affari di 25 miliardi di euro. L’interscambio commerciale tra Italia e Cina, in forte crescita, ha superato i 50 miliardi di dollari annui e vanta un trend in crescita. Questi numeri diffusi al convegno triestino organizzato da Fondazione Italia-Cina e Gruppo Costa Crociere, con PwC, spiegano l’ascesa delle aziende italiane.

Costa Crociere, alleato storico del gruppo triestino, è la compagnia sbarcata per prima in assoluto nel Paese del Dragone. Correva l’anno 2006 e l’azienda, che fa capo a Carnival Corporation, compiva con Costa Allegra il suo primo viaggio da Shangai. Costa Venezia, l’ultimo gioiello Made in Monfalcone che sarà consegnato oggi da Fincantieri fra fuochi d’artificio e concerti del Rondò Veneziano, passerà alla storia come la prima nave concepita su misura per le vacanze dei passeggeri cinesi. Secondo il ministero cinese dei Trasporti il mercato crocieristico ha registrato una fortissima espansione negli ultimi anni, raggiungendo 2,8 milioni di passeggeri nel 2017. Le potenzialità di crescita sono stimate in 4,5 milioni di passeggeri nel 2020 (un numero che potrebbe condurre il mercato cinese ad essere il secondo al mondo dopo quello americano) e in 10 milioni nel 2026, con una crescita annua a due cifre: «In Cina abbiamo 200 milioni di abitanti appartenenti alla classe media che aspirano a fare un viaggio in crociera», afferma Lei Fanpei, chiairman del colosso della cantieristica China State Shipbuilding Corporation (Cssc).

Il piano di sviluppo dell’industria delle navi bianche, come un tempo si chiamavano, in Cina è scritto sul marmo dell’ultimo piano strategico quinquennale del governo di Pechino che ha affidato proprio a Cssc, con un fatturato monstre di oltre 30 miliardi di dollari e 12 cantieri all’ombra della Grande Muraglia, il compito di realizzarlo. Cssc è l’ago della bilancia di questo piano di espansione dove Carnival e Fincantieri giocano un ruolo essenziale grazie a una cooperazione rafforzata con i cinesi. Carnival e China State Shipbuilding Corporation stanno per lanciare un nuovo brand di crociere che opererà in Cina. Spiega Michael Thamm, amministratore delegato del Gruppo Costa e Carnival Asia: «La joint venture ha un'importanza strategica per tutte le parti coinvolte: rafforzerà ulteriormente la presenza di Costa sul mercato, genererà un impatto economico significativo per l’Italia, con il coinvolgimento di altre realtà imprenditoriali di eccellenza quali nostri partner, ad esempio per la costruzione di nuove navi, e creerà opportunità per accrescere i legami economici fra Italia e Cina creando un ecosistema globale».

Il potenziale di questa partita è enorme: i crocieristi in Cina rappresentano al momento meno del 2% dei cinesi che fanno vacanze all'estero. Aggiunge Lein Fanpei: «Attraverso le partnership con aziende internazionali leader come Fincantieri e Carnival, costruiamo una intera catena industriale che include il design e le costruzioni navali, operazioni e supply chain, e promuoviamo insieme una crescita del sistema industriale creando un ecosistema virtuoso per una crescita sostenibile del settore crocieristico». Nel novembre 2018 Fincantieri ha firmato a Shanghai i contratti per la costruzione di due navi da crociera per Cssc: le prime unità di questo genere mai realizzate in Cina per il mercato cinese. Un progetto che ha un valore complessivo di circa 1,5 miliardi di dollari escluse le opzioni per ulteriori quattro navi. A Shanghai Fan Shaojun Fincantieri realizzerà il nuovo bacino industriale per le attività crocieristiche ma anche cantieristiche e marittime considerato che quella con Cssc sarà una cooperazione industriale ampliata anche ad altri settori. —


 

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