L’immobile della Cantina produttori passa alla Regione
CORMONS. L'immobile che ospita la Cantina Produttori di Cormons passa ufficialmente dalle mani dell'Agenzia del Demanio e del ministero delle Politiche Agricole e Forestali alla Regione Friuli Venezia Giulia. L'accordo è stato trovato dagli enti interessati nei giorni scorsi, a felice conclusione di una trattativa che durava da mesi e che ha visto protagonisti in prima persona il viceministro alle Politiche agricole alimentari e forestali Andrea Olivero e l'assessore regionale all'Agricoltura, Cristiano Shaurli. Il lieto fine della vicenda pone così conclusione a una vicenda che si trascinava da circa 25 anni: è da un quarto di secolo infatti che si parla dell'ipotesi di trasferire l'immobile di via Vino della Pace nelle mani della Regione, ma la concretizzazione dei passi necessari è avvenuta solo negli ultimi tempi, proprio per diretto interessamento del ministro e dell'assessore regionale in carica. Si tratta dunque di un passaggio importante, non solo formale, che rientra nel piano di dismissioni delle proprietà demaniali verso altri organi istituzionali minori: un po' come avvenuto, in tempi recenti, per diverse caserme del territorio, passate dallo Stato ai Comuni.
La Cantina Produttori da oltre trent'anni è realtà che porta il nome di Cormons nel mondo attraverso il noto marchio del Vino della Pace, realizzato proprio dai soci della Cantina e inviato come da tradizione a tutti i capi di Stato della Terra.
Oltre alla realtà del Vino della Pace, poi, da due anni esiste anche il Vino della Solidarietà, vendemmiato dai ragazzi dell'Anffas e anch'esso promotore di una sensibilità verso una tematica importante come la disabilità.
L'immobile di via Vino della Pace non è stato l'unico passato dalle mani statali a quelle regionali: oltre all'edificio che ospita la Cantina Produttori, infatti, anche la sede di produzione del formaggio Montasio a Codroipo, l'impianto più importante della Friuli Venezia Giulia per la raccolta e la stagionatura del notissimo prodotto caseario, è passata infatti sotto proprietà della Regione Friuli Venezia Giulia.
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